OSTI, LO SPERIMENTATORE.
Una su tutte, tra le sperimentazioni – invenzioni di Massimo Osti: il tinto in capo (in basso, le prove colore). «La mia parola d’ordine: “produrre qualcosa che sul mercato non c’è”. L’unico rischio, anticipare troppo i tempi». Osti (a destra) ha incarnato con la sua attività il ruolo del creatore – talent scouting di “oggetti per vestire”, capaci di trascendere il concetto di moda ed estetica effimere. Alla sua creatività si deve la nascita dei marchi simbolo dello sportswear C.P. Company e Stone Island. Dedicato allo stilista e designer bolognese scomparso nel 2005, il volume (Corraini, 65 euro, seconda edizione) Ideas from Massimo Osti (in alto, la cover e a sinistra il progetto per il suo primo “concept store” C.P. Company a New York), curato dalla moglie e creativa Daniela Facchinato, viaggio alla scoperta di un momento fondamentale nella storia del made in Italy.