Effetto note
Suicidi paralleli e contagiosi. Dal cantante, scomparso 50 anni fa, al commissario ucciso da un ladro. In mezzo lei, bellissima e sfuggente
Èapprodato qualche giorno fa in tv Dalida, il film di Lisa Azuelos, interpretato da Sveva Alviti con Riccardo Scamarcio uscito l’ 11 gennaio in 500 cinema francesi. Il film tocca noi italiani per via di quella relazione ( presunta e forse solo virtuale a fini pubblicitari) fra la cantante e Luigi Tenco della cui tragica scomparsa ricorre il cinquantenario ( 30 da quello di Dalida). Ora la vicenda Tenco contiene tanti e tali misteri che c’è materiale per un musical, un film, una serie televisiva. Dal libro appena pubblicato da Aldo Fegatelli Colonna si conferma che poco prima di morire Tenco parlò al telefono con una certa Valeria, per la quale aveva acquistato un biglietto per Nairobi. Il testo del messaggio di addio è autografo nella scrittura, ma esprime concetti che non gli appartengono. Il cadavere viene spostato e poi rimesso in posa per le foto. Il commissario Arrigo Molinari non fece alcuna indagine, nemmeno un guanto di paraffina al marito di lei. Come mai? Molinari viene poi promosso in continuazione fino a diventare questore di Nuoro, nonostante fosse in possesso di una tessera di una loggia massonica e dichiarasse apertamente di appartenere all’organizzazione segreta paramilitare Gladio. Suicidi paralleli, suicidi contagiosi. La vita di Dalida è punteggiata da molti suicidi. Da quello di Luigi Tenco a Sanremo a quello del suo primo marito e produttore, Lucien Morisse, del suo compagno Richard Chanfray ( entrambi anni dopo la fine di una relazione con lei), del suo amico e cantante Mike Brant. Ma anche i misteri intorno a Tenco non sono pochi ( come quello di chi fosse suo padre). Il commissario Molinari non può più aiutarci: intentò una curiosa azione legale contro la Banca Centrale Europea e Bankitalia. L’udienza era prevista il 5 ottobre del 2005, ma il 27 settembre ad Andora fu ucciso da un ladro che si era introdotto furtivamente nella sua residenza: 22 coltellate di cui tre mortali che lo raggiunsero al cuore, ai polmoni e un’ultima tra la base del naso e la gola. Come vedete ci sono tutti gli elementi per scatenare l’immaginario collettivo.