Ti sogno California
Un giorno mi ritrovai il mondo in macchina. Stavo attraversando la California con UberPool, una app per condividere il taxi che lì ti porta ovunque per pochi dollari. Eravamo un indiano, un arabo, una signora afro- americana e io. Discutemmo delle abitudini alimentari delle rispettive religioni e ci venne da ridere: difficile mettere insieme un menu capace di accordare la nostra bizzarra tavolata. La California è questo, una situation comedy dove può succedere di tutto e niente è davvero impossibile. A Carmel by the Sea, meta prediletta dagli americani ricchi e agée, ho visto una coppia di ottantenni, i capelli lunghi stile Anni 70, guidare una Ferrari a 20 all’ora. Sono stato a Zabriskie Point nella Death Valley, per me che faccio il regista un vero feticcio cinematografico, e ho ritrovato quel che doveva aver visto Michelangelo Antonioni: un luogo mistico, tanto aperto da essere intimo. A Venice Beach, dove avevo trovato casa, puoi fare shopping ad Abbot Kinney: ci sono abiti estrosi, artigiani che fanno occhiali da sole, accessori alla moda. È un posto divertente e informale. Qui puoi dare appuntamento a un famoso produttore persino in una caffetteria, al parco o a bordo di un’auto UberPool »