Parola chiave
Gli italiani ne possiedono in media sei a testa, inglesi e tedeschi tre. E c’è chi non se lo toglie mai
Tesco, la grande catena di supermercati britannici, ha autorizzato gli impiegati a cacciare chi si presenti in negozio in pigiama.
Lavarsi Kate Chisholm, preside della scuola elementare Skerne Park Academy di Darlington (350 km a nord-Est di Londra), l’anno scorso ha scritto una lettera ai genitori chiedendo di non portare più i figli a scuola in ciabatte e pigiama: «Per favore, venite solo dopo esservi lavati e vestiti». Alcuni genitori le hanno dato ragione, altri per protesta sono arrivati il giorno dopo con i bigodini in testa e lo spazzolino tra i denti. La Bbc ha pubblicato la foto di una mamma senza volto, con le ciabattine da Minnie, il pigiama rosa e la vestaglia in tinta.
In Cina uscire di casa con gli abiti da letto non è una sciatteria. Una cultura, piuttosto, che richiama la vita semplice di quartiere, la confidenza di vicinato, le vecchie tradizioni di campagna. Milioni di donne, ogni mattina, vanno a fare la spesa in camicia da notte, cuffia e pantofole. Gli uomini, in pigiama, vestaglia, o canottiera, siedono nei parchi a leggere il giornale o a giocare a scacchi.
Emanuele Filiberto L’anno scorso il principe Emanuele Filiberto, a Pitti Uomo, ha illustrato personalmente la sua nuova linea di pigiami, Prince Tees, in cotone e cashmere, da indossare «anche al mattino per un’uscita veloce dal giornalaio, o per sorseggiare un caffè mentre, ancora assonnati, si porta a passeggio il proprio cane».
Persia La parola “pigiama” viene dal persiano “payjama”, ovvero pay (gamba) e jamè (vestito), vestito per le gambe (in origine il pigiama prevedeva solo pantaloni larghi e comodi per la notte). Introdotto in Europa dai coloni Britannici fra XVIII e XIX secolo, inizialmente veniva indossato, per la notte, solo dagli uomini.
Cambio Secondo un sondaggio condotto in Gran Bretagna da una società che produce materassi, gli uomini fanno passare circa due settimane prima di cambiare il pigiama, le donne addirittura diciassette giorni. Sally Bloomfield, della London School of Hygiene and Tropical Medicine: «Il pigiama che non viene lavato con regolarità può conservare e trasmettere dei batteri che possono rivelarsi pericolosise entrano nel corpo attraverso una ferita o il condotto urinario».
Nonna Cesara Buonamici va a letto in «camicia da notte lunga di seta», Cristina Parodi in «camicia da notte di seta», Simona Branchetti in «pigiamone d’inverno e vestaglietta della nonna d’estate».
Ilary Ilary Blasi dorme con pigiamone e calzettoni di lana: «E tutte le mie amiche fanno lo stesso. La donna è freddolosa, si sa. Chi ci dorme con la sottoveste, Marilyn Monroe? Dev’essere morta di freddo...».