Omaggio al fritto.
Panzerotti, arancini, verdure in tempura. Ma anche le ebraiche burik e le olive, che qui sono di casa
Avete mai assaggiato le burik preparate secondo le regole kosher? Potrete farlo, dal 22 aprile al 1° maggio, ad Ascoli Piceno. Le deliziose frittelle di sfoglia ripiene (dolci o salate) saranno tra gli ospiti d’onore di Fritto Misto (frittomistoallitaliana.it), festa dedicata all’arte della frittura che propone un giro intorno all’Italia (e al mondo) guidati dalla passione per una tecnica di cottura utilizzata ovunque. Accanto ai fritti della tradizione ebraica farà il suo esordio alla kermesse anche il “cuoppo” napoletano: paste cresciute, melanzane e montanara (la pizza fritta e poi condita con salsa di pomodoro, formaggio e una foglia di basilico). E poi la carrellata dei classici: il tradizionale fish&chips, il cartoccio con filetto di merluzzo e patate fritte, tipico di Londra; l’Oliva Ascolana dop, ripiena di carne e impanata, regina della tavola marchigiana; i panzerotti pugliesi, i cannoli siciliani, gli arancini, le empanadas, la frittura di paranza, le verdure in tempura. Insomma un goloso giro del mondo in sessanta fritti. Da fare tra i banchi del Palafritto, allestito in piazza Arringo, la più antica di Ascoli Piceno. Un rettangolo di pietra conteso tra il Duomo, i Musei Civici, e la prospiciente Gastronomia Migliori, tempio dell’oliva ascolana. Poco distante piazza del Popolo (nella foto), magnificata dallo scrittore francese André Gide che la ribattezzò il “salotto”, con il Palazzo dei Capitani, il Caffè Meletti in stile Art Nouveau e la gotica Chiesa di San Francesco; via Cino del Duca con il maestoso Palazzo del Governo. Per la notte Palazzo dei Mercanti, dimora storica riconvertita in albergo di charme a pochi passi da piazza Arringo, offre una notte in doppia con colazione, cena degustazione con prodotti tipici marchigiani e mezzo chilo di olive all’ascolana pronte da cucinare (139 euro per due persone, palazzodeimercanti.it).