Daniele Angi
Della poesia. In collaborazione con l’inserto la
La poesia dei nostri tempi è la canzone d’autore, i versi dei cantanti sono quelli che furono dei poeti. E il Nobel a Bob Dylan non fa che confermarlo » . « No, la musica è, e sarà sempre, parola di intrattenimento, seduttiva, ma non avrà mai l’oscurità che è insita nella poesia. La poesia viene dalla notte, dal buio, dal tormento » . Il dibattito tra lo scrittore 39enne Paolo Cognetti e Milo De Angelis, 66 anni, poeta, è già cominciato. Il prossimo martedì, 21 marzo, saranno entrambi ospiti della serata organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera in collaborazione con l’inserto la Lettura, per festeggiare la giornata mondiale della poesia. Al teatro Franco Parenti, la giornalista del Corriere Roberta Scorranese chiederà agli ospiti di leggere la loro poesia del cuore, spiegando il perché della scelta. Tra loro, appunto, ci saranno Cognetti e De Angelis. Ma anche Alessandro D’Avenia, Cecilia Chailly, Gio Evan e Angelo Branduardi. « Io » , anticipa Cognetti, « leggerò Nevai di Antonia Pozzi. Nata nel 1912, questa poetessa ha vissuto quasi tutta la vita sotto il fascismo, prima di suicidarsi nel 1938. Mi sento vicino a lei perché, pur essendo cresciuta a Milano, era legatissima alle montagne della Valle d’Aosta e alle Dolomiti, proprio come me. Ma anche per questo suo sentimento di non appartenenza, di estraneità, nei confronti della sua epoca e della sua vita milane-