Nel paese di Alice
Se avete qualche dubbio sulla tendenza del momento da interpretare, un consiglio a freddo: fate un giro nelle catene di fast fashion, Zara, H&M e il marchio premium del gruppo, COS, grande player di stagione fra le signore milanesi che vi scelgono sottogiacca e camicie rigorose per poi abbinarle con calzature e borse di grandissima firma. Vi troverete, applicate sulle bluse, i vestiti e i pantaloni, una cascata di volant e di ruches (sì, si scrive senza la “o”) ispirate alle sfilate di Gucci, Marco De Vincenzo, Cholé, da scegliere con attenzione perché le balze sono belle solo se ricche e ben rifinite; quindi le camicie a righe (bianche e rosse o bianche e celesti) e i fiori. Fiori ovunque: stampati, ricamati, in applicazione di paillettes, silicone, gomma, pelle. Fra le stampe, trionfano i papaveri psichedelici in rielaborazione Sixties ( Michael Kors), i bouquet romantici ( Philosophy by Lorenzo Serafini), gli accostamenti psichedelici ( Dries Van Noten, i più nuovi negli abbinamenti di colore). Seconda avvertenza se scegliete i fiori stampati in versione-fast: la stampa, va da sé, oltre a dover essere gradevole nel disegno, si nota molto. Dunque, se siete ancora del genere che non ama incontrare infinite riproduzioni di sé, lasciate perdere, oppure abbinate il capo fiorato con altri fiori (una giacca, uno spolverino), la soluzione più nuova dopo quella della primavera 2016 (fiori e righe). I fiori infondono molta energia, al punto che Pitti Immagine li ha voluti come tema portante della prossima edizione di Pitti Uomo, che aprirà il 13 giugno: “Pitti Blooms”, concept di Sergio Colantuoni, porterà fra i padiglioni dell’abbigliamento maschile per la primavera 2018 corolle che sbocciano come nuove idee. Fiori improbabili, effervescenti, ironici, talvolta sotto forma di macro aiuole gonfiabili, sculture abnormi o bouquet volanti. Un mondo fantastico di forme originali e contrasti cromatici su facciate, spazi, oggetti.