La Tricologia dello Spirito
Si chiude in bellezza con la questione pilifera che non uscirà mai di scena, soprattutto da quella politica. Anzi si potrebbe dire che capelli e potere sono strettamente intrecciati e che non c’è maschio, e non solo italico, che non si arrovelli sullo stato della propria chioma. Prendete per esempio Boris Johnson, ex sindaco di Londra ora segretario di Stato britannico per gli Affari Esteri, che dovrebbe avere ben altri e più pesanti problemi da risolvere, vista la situazione politica internazionale, e invece sembra continuamente impegnato a interrogare lo specchio per appurare se la sua chioma sia migliore o peggiore di quella di Donald Trump. Di sicuro sul color pannocchia il presidente Usa è imbattibile. Sfidabile sem- mai è sulla cofana che si inalbera in ramificazioni e volute quasi infinite. Più sobrio, il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto punta sui colpi di sole argentati e scende in campo con le chiome al vento per gareggiare anche sul fronte pilifero con il caschetto sempre phonato della volpe grigia Carlo Freccero, consigliere Rai, e suo perenne antagonista nel Consiglio di amministrazione. E finora abbiamo parlato di personaggi fortunati, non afflitti da precoci cadute di capelli, stempiature, calvizie. Peggio va quando i nostri narcisi, invece che a esaltare le chiome, devono ingegnarsi a camuffare le pelate, basta pensare ai riporti, agli innesti e alle bandane che hanno afflitto la nostra prima e seconda Repubblica.