Da Goldoni a Cesare Correnti, ecco gli alunni celebri

«L’idea è quella di raccontare non una storia fredda e istituzionale ma le vicende del collegio come luogo di incontro attraverso le persone che qui sono vissute nelle varie epoche». Giulia Delogu è la curatrice della mostra L’esperienza che mi cambiò forse più di ogni altra, che si inaugura il 7 maggio e prende il titolo da una frase dello storico delle relazioni internazionali Ennio Di Nolfo, ex studente del Ghislieri. «Il cuore dell’esposizione è nel salone san Pio ma altre sezioni – l’età napoleonica, la Grande Guerra e gli anni 60 del Novecento – si trovano in sale diverse per permettere ai visitatori di scoprire ambienti di solito non visitabili». La mostra, nella quale saranno i ragazzi stessi a fare da guide, ripercorre la storia del collegio dalla fondazione voluta da Papa Pio V alla nascita della sezione femminile nel 1966, fino a oggi, a partire dalle biografie di 32 alunni illustri e da documenti originali di archivio, lettere, fotografie e oggetti che mostrano l’evoluzione dei costumi nei secoli. «Molti di questi personaggi sono stati anche per me una scoperta. Penso non solo a Goldoni, la cui vicenda certo incuriosirà il pubblico, ma anche a Cesare Correnti, descritto come uno studente tranquillo e ingenuo nel rapporto per il governo austriaco. Correnti darà invece un contributo importante all’unità d’Italia. In realtà, non avevano colto il suo spirito irrequieto: lo stesso accadde a diversi alunni brillanti, come il matematico Eugenio Beltrami, espulsi per le simpatie al movimento risorgimentale».