Il bene comune legato al lavoro
Brunello Cucinelli, all’art. 5 ( diritto paradossale del Manuale) “Diritto alla dignità morale ed economica dell’uomo nel lavoro” porta l’esempio della sua azienda dove dignità del lavoratore, sviluppo e produttività vanno di pari passo. L’Umbria è senza dubbio una terra speciale, che attraverso la sua storia civile e religiosa ( come non ricordare San Francesco e la sua predicazione agli umani e al creato tutto, anticipazione delle tesi ecologiste) e con realtà produttive e civilissimi borghi, può davvero costituire un modello di regione accogliente, a tutti i livelli. Quasi trent’anni fa, per il Festival dei Due Mondi del 1989, Bruno Trentin ( di cui quest’anno ricorrono i 10 anni dalla morte e che ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita sociale del Paese), in occasione di una mostra sui diritti delle persone con disabilità, lì organizzata e da lui fortemente voluta, scrisse: « Lo stato sociale dovrà essere davvero in condizione di garantire progressivamente un sostegno collettivo dei diritti universali modulato sulla necessità dei cittadini e dei loro bisogni » . E ancora: « Modulato ( termine attualissimo) senza appiattirsi nella logica di uno zoccolo minimo uguale per tutti » . Sono parole straordinarie che ci piacerebbe fossero ricordate quest’anno dal sindaco spoletino Cardarelli, uomo magari di provenienza politica differente da Trentin, ma certamente amministratore saggio e di buona volontà.