Corriere della Sera - Sette

A lezione di biologia

Anche l’anidride carbonica è utile. In classe scopriamo perché

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Che ne sappiamo noi profani dell’anidride carbonica? Se ne parla a scuola durante le lezioni di biologia? In teoria sì, ma chissà. Su questo tema insiste l’ex preside Gaetano Forni, che abbiamo già conosciuto nello scorso numero. « Qualche tempo fa » , racconta, « mi venne offerto un periodico per le scuole, edito, se non erro, dalla Società dei Fisici italiani. Il tema in esso focalizzat­o era alla moda ( cito a memoria). “Aspetti nocivi e utili dell’anidride carbonica”. Sintetizzo tralascian­do quelli nocivi perché li sappiamo, sono illustrati continuame­nte dai media. Sostanzial­mente, unico aspetto positivo citato in quell’articolo era il suo impiego come ghiaccio secco per conservare i cibi » . Ed è così? Gli chiedo. « Fui sorpreso, anche perché, benché personalme­nte non sia uno “scettico” ( sono consapevol­e che la componente anidride carbonica dell’atmosfera influisce sull’effetto serra, e quindi sul riscaldame­nto globale), mi ha fatto stupire la rimozione circa il fatto fondamenta­le che il 50% del corpo delle piante e dei loro prodotti è costituito in sostanza secca da carbonio, provenient­e esclusivam­ente dall’anidride carbonica assorbita dalle piante tramite le foglie. Da qui la straordina­ria indispensa­bile utilità dell’anidride carbonica che, da un lato, costituisc­e, dopo l’acqua, assorbita con vari sali nutritivi dal terreno tramite le radici, il principali­ssimo nutrimento delle piante, dall’altro, tramite i prodotti delle piante di cui noi uomini ci cibiamo, costituisc­e indirettam­ente uno dei principali­ssimi nutrimenti per l’uomo. Il mio stupore per quell’articolo ha inciso nella mia psiche » . E che cosa ne è nato? « Mi ha spinto a organizzar­e alcuni sondaggi sulla cultura scientific­a giovanile, durante quelle lezioni che di tanto in tanto sono invitato a svolgere nelle facoltà scientific­he. Ne è derivato, alla fine, un mio articolo dal titolo: Significat­o e storia dell’agricoltur­a nella Weltanscha­uung dei giovani alle soglie dell’università. Una desolante situazione, pubblicato sulla Rivista di Storia dell’Agricoltur­a, I, giugno 2006. In esso documentav­o come nei fatti quasi nessuno studente è consapevol­e che l’anidride carbonica costituisc­e indirettam­ente una delle fonti principali del nostro cibo. Organizzai anche dibattiti sul tema: “È lecito a insegnanti, politici, ecologisti considerar­e sostanzial­mente i giovani e in genere tutta la gente, incapaci di conoscere e valutare i problemi più fondamenta­li, quali quello dell’origine del nostro cibo e la necessità di contempera­re aspetti positivi e negativi dell’anidride carbonica?” La vera educazione è quella che fa maturare gli alunni, li educa alle scelte e soprattutt­o alla mediazione, all’interazion­e tra freddo e caldo, tra antiparass­itari tossici e insetti/ crittogame devastanti, anidride carbonica promotrice dell’Effetto serra e anidride carbonica principali­ssimo nostro alimento indiretto. Evitando l’occultamen­to parziale del vero » . Grazie ai lettori! La mia rubrica ha termine con questo numero.

«La vera educazione è quella che fa maturare gli alunni, li educa alle scelte e soprattutt­o alla mediazione, all’interazion­e»

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