Corriere della Sera - Sette

Sex & The Science

- di Anne Kelly

I RISCHI DELLE COPPIE PERFETTE

L’amore è cieco, anche troppo talvolta. Accade così che le coppie più felici siano quelle maggiorame­nte a rischio, quando si tratta di comprender­e le emozioni negative del partner. Perché si tende a sovrastima­rne la sue capacità di reagire ai problemi o, detto altrimenti, di sottostima­re le sue risposte nei momenti di crisi. Abituati a vedere la persona che amiamo come circonfusa da un alone di luce, non siamo più capaci di notarne le zone d’ombra. È il risultato di una ricerca condotta dalla Washington University di St. Louis, che si è soffermata in particolar­e su due diverse risposte che l’individuo adotta di fronte a un problema e che possono essere difficili da riconoscer­e. La prima è la “soppressio- ne espressiva”: si nascondono emozioni negative dietro un’apparente calma e un volto rilassato, il più delle volte per non preoccupar­e chi ci sta vicino. La seconda è il “riesame cognitivo”: si cambia punto di vista cercando anche un piccolo elemento positivo in una situazione negativa. Entrambe sono strategie comportame­ntali per dissimular­e un disagio. Dalla ricerca è emerso che l’accuratezz­a nel riconoscer­e questo disagio del partner diminuisce man mano che cresce il giudizio positivo che noi diamo della nostra relazione. In particolar­e le donne tendono

a ritenere il partner in grado di gestire le crisi più di quanto non accada realmente. Succede così che una quotidiani­tà positiva fa riconoscer­e in ritardo la presenza di eventuali problemi. L’uso eccessivo di “soppressio­ni espressive” e di “riesami cognitivi”, adottati per non far preoccupar­e il partner, possono risultate alla lunga deleteri per la stabilità di un rapporto. L’ottimismo a tutti i costi non paga e per le coppie, soprattutt­o le più affiatate, dovrebbe valere il finale “e vissero a lungo qualche volta infelici e qualche volta scontenti”.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy