Come nasce una democrazia (e basta polemiche sulla Resistenza)
Cara Lilli, ogni anno il 25 aprile solleva polemiche. La Repubblica non è nata dalla Resistenza: in realtà fu una guerra civile. Quanti Paesi celebrano i vincitori di una guerra civile? Bisognerebbe abolire quella che non è una festa ma un lutto nazionale.
Oscar Marcheggiani oscar.marcheggiani@gmail.com
CARO OSCAR, molte democrazie sono nate alla fine di sanguinose guerre civili. Il 14 luglio la Francia ricorda la rivoluzione del 1789, che fu in realtà un conflitto di francesi contro francesi. E fu una durissima battaglia di americani contro americani, con 750 mila morti, la guerra di secessione del 1861. È vero che anche all’origine della nostra Repubblica c’è stata una cruenta guerra fratricida ma il punto di riferimento restano gli italiani sterminati a Cefalonia dai nazisti e non quelli della Repubblica di Salò. Questo dev’esser chiaro.
Vorrei ricordare a quanti si accapigliano sulle Ong che mentre loro litigano migliaia di esseri umani continuano ad annegare. Prima di punire chi si è arricchito speculando sull’emergenza, si deve fermare questo genocidio strisciante. Su un gommone che sta affondando non ci si domanda di chi sia la mano che ci sta salvando, l’importante è che quella mano ci sia.
Mauro Chiostri mauro.chiostri@virgilio.it
CARO MAURO, le polemiche sul ruolo delle Ong nei salvataggi del Mediterraneo non mi convincono. Perché il procuratore Zuccaro non parla quando ha in mano delle prove, visto che le accuse sono così infamanti e il tema immigrazione così sensibile? Perché i politici non aspettano informazioni meno opache prima di lanciare la loro propaganda ? Il vero problema sono le organizzazioni di trafficanti di essere umani, che fanno miliardi di dollari sulla pelle dei migranti. Noi europei firmatari della Convezione di Palermo 2000 abbiamo l’obbligo di combattere con tutti i mezzi questi gruppi criminali, ben noti nei Paesi in cui operano. Colpire loro e i poteri corrotti che li favoriscono è cruciale. Se tra i corrotti ci fossero anche alcune Ong sarebbe gravissimo. E non c’è dubbio che andrebbero perseguite esattamente come i trafficanti.
Per la Festa della mamma vorrei fare gli auguri a due donne speciali. Mia madre Teresa e Adele, la madre della mia ex moglie, nate agli inizi del Novecento. Hanno affrontato le difficoltà del Dopoguerra, sono state sottomesse, a volte umiliate e spesso tradite dai loro mariti. Ma hanno difeso la sacralità della famiglia tenendola unita.
Raffaele Pisani raffaelepisani41@yahoo.it
CARO RAFFAELE, se ci fossero più figli che amano così profondamente le loro madri il mondo sarebbe un posto migliore. E se i mariti trattassero le loro mogli con più rispetto staremmo ancora meglio. E se le regole per uomini e donne fossero le stesse rasenteremmo la perfezione. Battiamoci per raggiungerla!
Cosa pensa del ministro Calenda? L’ho visto a Otto e Mezzo e mi ha fatto un’ottima impressione. Potrebbe migliorare la politica italiana o non c’è speranza?
Alberto Pletti albertopletti@gmail.com
CARO ALBERTO, non sono solita dare voti ai miei ospiti. La questione fondamentale è come cambiare la politica italiana e siamo anzitutto noi cittadini a doverlo fare. Andando a votare, informandoci, discutendo e mobilitandoci, anche scendendo in piazza pacificamente se necessario. Siamo noi a scegliere chi ci rappresenta. Non dimentichiamolo mai.