DICETTE ‘O PAPPICE VICINO ‘A NOCE: DAMME ‘O TIEMPO CA TE SPERTOSO
Disse il bruco alla noce: dammi il tempo che ti perforo (Napoli e Campania)
È l’atteggiamento di chi, anche di fronte a evidenti difficoltà, non è per nulla disposto ad arrendersi. E per riuscire nell’impresa, che magari ai più può apparire impossibile da realizzare, occorrono soprattutto buone dosi di perseveranza, caparbietà e tenacia. Prendiamo Matteo Renzi, ad esempio: dopo la sconfitta al referendum costituzionale, prima ha lasciato Palazzo Chigi e poi si è dimesso pure da segretario del Pd. Insomma, una débâcle totale, che getterebbe nello sconforto anche il più inguaribile degli ottimisti. Non l’infaticabile Renzi, però. Che con pazienza e ostinazione ha iniziato a rosicchiare il coriaceo guscio della noce-partito, si è aperto una breccia e finalmente, con la vittoria alle primarie, ha riconquistato il cuore del frutto (si scrive così, si legge Pd). Certo, durante l’opera di scavo ha lasciato qua e là mucchietti di macerie, ma è inevitabile che questo accada quando si iniziano certi lavori, compresi quelli dell’ultimo congresso che hanno portato alla scissione dei Democratici.