CU PIGGHIA ‘U TURCU È SUU
Chi cattura il turco ha diritto a farne uno schiavo (Sicilia)
È un detto trapanese che risale ai tempi delle scorrerie saracene in Sicilia, settimo e ottavo secolo della cristianità, prima che gli arabi conquistassero definitivamente l’Isola. La parola“turco”, nella generosa visione che i siciliani hanno sempre avuto dell’altro da sé, comprende non solo i sudditi dei sultanati di Istanbul ma anche ogni essere umano con la pelle poco poco più scura. I neri, ancora oggi, per alcuni vecchi siciliani sono“turchi” o, più affettuosamente,“turchicieddi”. Le scorrerie, come dimostra il detto, non andavano sempre bene ai saraceni. Capitava che nella disfatta qualche moro rimanesse fregato sugli scogli, destinato quindi a divenire schiavo della famiglia siciliana che l’aveva catturato. Un diritto al possesso che è il perfetto contrappasso alla razzia. Qualcosa che ricorda tanto gli abusi
che noi commettiamo mentre qualcuno, nei decenni, abusa del Paese.