Corriere della Sera - Sette

STA’ ‘N PÉ TANT CHE TA ÉNDE

Stai in piedi in tanto che ti vendo (Crema)

- Bsev

È uno dei miei primi ricordi. Cascina a Offanengo, vicino Crema. Le zie Francesca, Laura e Irene dicevano: sta’‘n

pé tant che ta énde!, mentre noi bambini ciondolava­mo qua e là, rifiutando di indossare un maglione o allacciare un cappotto. Ho capito, molti anni dopo, che l’espression­e veniva dal mondo agricolo (i Severgnini sono una famiglia di terra, anche se ad alcuni di noi, nel corso dei secoli, è stata concessa la libera uscita).“Stai in piedi intanto che ti vendo!” veniva detto – o pensato – al momento di vendere al mercato una vacca o un cavallo male in arnese. Se devi crollare, fallo dopo: adesso devo concludere l’affare. Mi chiedo, e vi chiedo: non è un modo perfetto per spiegare il prestito-ponte del governo all’Alitalia? Il tentativo è evitare il fallimento della nostra indebitati­ssima compagnia di bandiera, in attesa di trovare un compratore. C’è un problema, però. Per tenere in piedi un cavallo bastava un po’ di biada. Per tenere in vita l’Alitalia occorrono centinaia di milioni ogni volta. E chi li tira fuori? Ovviamente, noi. Le mie zie non sarebbero state d’accordo. Proprio no.

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