Alba Parietti: do la parola a tutti tranne che agli artisti
( e decreto l a l i bertà di mangiare ciò che si vuole senza i ngrassare...)
GEORGE ORWELL, uno dei miei riferimenti culturali, mi ha insegnato che chi prende il potere, spesso, cambia. Ma io non voglio farlo. Per questo sono un’imperatrice attenta ai bisogni e ai diritti. Nel mio regno non ci sono diseguaglianze sociali. Tutti hanno un lavoro e una vita dignitosa. Ognuno può arricchirsi come vuole, ma sempre nel rispetto degli altri. Per questo tutti pagano, con gioia, le tasse. La povertà non esiste più. Nessuno è bandito, nemmeno gli invidiosi e i frustrati. Nella speranza che anche loro, in un luogo in cui dominano l’umanità e il rispetto, trovino un po’ di pace. Sono un’imperatrice come Maleficent, cattiva solo in apparenza, ma in realtà buona, troppo buona. E come tutti i buoni, quando mi arrabbio davvero, so essere spietata. Come lei non ho una reggia, mi piace spostarmi, volare qua e là. Mi stufo in fretta dei posti, e loro di me. Mi piace vivere tante vite. La mia più grande paura è la noia. Sono anche un po’ Beatrix Kiddo di Kill Bill: una giustiziera. Poi certo, mi sono concessa anche qualche sfizio: posso mangiare tutto quello che voglio senza ingrassare e so provare le emozioni forti. Mi abbandono alla vita senza paure. Sono un’imperatrice intellettualmente onesta, riconosco le persone più intelligenti di me e mi faccio consigliare da loro. Alla mia corte ci sono persone di umanità straordinaria. Con i miei superpoteri ho richiamato in vita don Gallo e ogni tanto mi confronto anche con papa Francesco e con gli sportivi, quelli veri, che sanno cos’è la fatica, non quelli da copertina. Ascolto i folli, tengo molto al loro punto di vista, perché quella che chiamiamo pazzia non è altro che un eccesso di sensibilità. C’è solo una categoria di persone che non ascolto: gli artisti. Sono troppo narcisi ed egoisti. E Il narcisismo impedisce l’obiettività.