Corriere della Sera - Sette

Storia di Avril e della sua controfigu­ra

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HA VAGATO PER ANNI, si è insinuata fra le pieghe delle notizie, è stata abbattuta ma alla fine è riuscita a rialzarsi ed è tornata. Signori e signore: eccola di nuovo. No. Non il titolo di quella vecchia canzone dei Rokes. Intendevo: ecco la bufala. Stavolta porta il nome, il cognome e la

faccia di Avril Lavigne. Non scherziamo! Non penserete che sia davvero lei quella biondina che ha gli occhi azzurri come i suoi, canta come lei, veste come lei, si muove come lei, è identica a lei... Ingenui. Quella è la sua sosia: un’attrice che si chiama Melissa Vandella. E invece la verità è che la nostra Avril – la rockstar francocana­dese di Let go, Don’t tell me, Under my skin – è morta suicida nel 2003. Ecco. Nei giorni scorsi la storiella della cantante defunta e della sua controfigu­ra è riapparsa su riviste, quotidiani, siti (in Italia e nel mondo), riesumata dopo che i soliti social l’hanno ripescata dall’oblio in cui era finita un paio di anni fa e l’hanno rilanciata nel mondo credulone del Web. Dice (miss Bufala) che l’amatissima voce di Complica

ted canta fra gli angeli dell’aldilà ormai da 14 anni ma che alla sua casa discografi­ca è parso brutto troncare da un giorno all’altro le relazioni con il pubblico. Ancora peggio chiudere il rubinetto dei guadagni che la musicista garantiva. E allora? La teoria della cospirazio­ne racconta che sempliceme­nte si decise di sostituire lei con un’altra, in quel lontano 2003. E a questo punto mi diverto a immaginare la riunione dei complottis­ti che decidono l’operazione sosia. La cantante è appena morta ma quel

dettaglio non è all’ordine del giorno. La questione piuttosto è evitare il crollo economico. Un tizio seduto a capotavola dice: «Senza Avril che vende milioni di dischi finiremo sul lastrico». E un altro: «Qui servirebbe un clone». Al terzo spetta il colpo di genio: «Perché non usiamo Melissa?». «Melissa chi?» «Quella che abbiamo assunto per mandarla al posto di Avril agli appuntamen­ti pubblici noiosissim­i». «Ah, quella…». «Sai che forse hai ragione. Perché no?». «Vada per Melissa». C’è anche quel tipo timido, in fondo alla sala riunioni, che chiede sottovoce: «Ma sa cantare questa Melissa?». Niente. Obiezione non pervenuta. Che sarà mai? Che ci vuole a cantare due canzonette?

FINE DELLA FANTASIA. Torniamo al vero. E diciamo

che per quanto ridicola l’inesistent­e Melissa è riuscita a far germogliar­e il dubbio in centinaia di fan:

sarà vero che Avril è morta? Si sono chiesti alle prese con confronti fotografic­i e ipotesi di congiure. Nei casi peggiori hanno bevuto la storiella come fosse acqua fresca. Inutile ogni tentativo di smentita. La mente del complottis­ta, si sa, vede ovunque trame oscure. Al diavolo la semplicità, la logica, la scienza. A proposito. Lo sapevate che Marte è un pianeta rosso perché un tempo era un’immensa coltivazio­ne di ciliegie? Poi le multinazio­nali planetarie le hanno esportate sulla Terra e, per protesta, i marziani hanno lasciato marcire tutto. Per questo la superficie ha quel colore. Non avrete mica creduto alla favoletta dell’ossido di ferro....

 ??  ?? INDOVINA CHI È La cantante Avril Lavigne. O la sua sosia Melissa?
INDOVINA CHI È La cantante Avril Lavigne. O la sua sosia Melissa?
 ??  ?? GIUSI FASANO Giornalist­a, dal 1989 racconta per il Corriere della Sera fatti di cronaca, quasi sempre nera
GIUSI FASANO Giornalist­a, dal 1989 racconta per il Corriere della Sera fatti di cronaca, quasi sempre nera
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