Corriere della Sera - Sette

La bella fiorentina dall’accento napoletano

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Carnivoro. Di fiorentine sono riuscito a divorarmen­e due, una a pranzo e una a cena. Sul frigo ho il magnete col mio record: 2 chili e3, a Buenos Aires. Un modo di mangiare assolutame­nte “scorretto”, fuori moda, lo so, ne convengo, chiedo scusa. Ma vuoi mettere l’odore dell’osso!

HAI PROVATO QUESTO NUOVO RISTORANTE? Mia figlia grande è una straordina­ria pusher del buon cibo (l’altra è vegetarian­a in odore di “veganesimo” e con lei in cucina si va a mare forza nove: comunque nemmeno pesce, naturalmen­te). Prendo nota e metto da parte. Perché frequento sempre lo stesso posto, vicino a dove abito, uno dei pochi dove non ti sbranano con i prezzi, ti senti a casa dopo una giornata di lavoro (e non trovi colleghi!). Si chiama Fiammetta, nell’omonima piccola piazza a due passi da piazza Navona e dalla casa di una celebre cortigiana del Medioevo, dunque, il posto ideale. Prima di dare un’occhiata al menù, le priorità per me sono: luci e rumori. Se le luci sono sparate, e se la sala rimbomba, nemmeno vi entro. Poi (contro il galateo) agli amici chiedo: se siamo più di otto, grazie rinuncio. A tavola mi piace conversare con tutti. Il menù è metà romano e metà toscano (il massimo per uno che ama la carne, disgustand­o la figlia quasi vegana a cui invio su WhatsApp le foto di fiorentine che mi sono vietate, dopo un campanello d’allarme e un “tagliando” fisico avuto di recente). Col proprietar­io, Lorenzo, in grembiule, informale, si parla della comune passione per i cani. Faccio uscire il cuoco dalla sua tana, e finalmente discuto di calcio: io ultrà gobbo juventino, lui moderato napoletano, si parla del (presunto) tradimento di Higuain: non ho mai avuto bisogno dell’assaggiato­re per sospetto avvelename­nto. Poi si passa al menù. Lo leggo attentamen­te. E ordino sempre le stese cose. Spaghetti alle vongole, tagliata, fiori di zucca. Di vini non capisco nulla, mi fido di Lorenzo il magnifico oste. Come mangiare in famiglia. A volte azzardo: mi puoi fare questa variazione? Per l’amaro (vietato) mi alzo e lo vado a prendere da solo. D’estate c’è una veranda piacevolis­sima. E ordino sempre e soltanto vitel tonné, ma prima una pizza (buonissima, né alta né bassa). I rumori sono attutiti, le luci quasi non ci sono. Habitué e turisti. Di attori e attrici che frequento per lavoro, nemmeno l’ombra. Il Paradiso degli ex autistici.

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RISTORANTE FIAMMETTA Piazza Fiammetta 10, Roma (ristorante­fiammetta.it)
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 ??  ?? Ho cominciato al Corriere a 19 anni, per caso. Scrivo di cinema e di musica classica (la mia vita), alternando il basso all’alto, assaporand­o mille sfumature intermedie. VALERIO CAPPELLI
Ho cominciato al Corriere a 19 anni, per caso. Scrivo di cinema e di musica classica (la mia vita), alternando il basso all’alto, assaporand­o mille sfumature intermedie. VALERIO CAPPELLI

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