La “prima” di Lella Costa
LELLA COSTA, attrice e scrittrice, classe 1952, in auto è andata forte fin dall’inizio; fin da ragazza. Nelle valli della Presolana, dove andava in vacanza, ha fatto da secondo pilota negli allenamenti di un amico che partecipava alla cronoscalata Malegno-Borno. Una scuola guida d’eccellenza, «in particolare sull’uso della frizione». Più tardi ha corso in pista a Monza, partecipando a una gara di regolarità, la Lady Boxter Cup, con una Porsche. Anche la sua carriera in teatro, in qualche modo, è cominciata un po’ anche grazie alla sua tempra automobilistica. Erano altri anni, per la precisione il 1980, cellulari e servosterzo erano ancora lontani, e quindi girare con un Ford Transit a noleggio carico di scene, costumi e attrezzatura non era impresa da poco. È così che ha messo in piedi il suo primo spettacolo Repertorio, ovvero l’orfana e il reggicalze. «Ho fatto Milano-Roma partendo alla mattina presto perché alla sera andavo in scena e sull’Appennino aveva anche nevicato un po’. Erano anni in cui si faceva tutto: si guidava, si montava la scena, si recitava, si smontava e si tornava a casa. Mi ricordo che il casellante mi ha chiesto “Ma è sicura di riuscire a fare tutta questa strada da sola?”. “Sì, non ho scelta”, ho risposto. È un periodo che mi ha insegnato molto, che è stato bello aver vissuto: ho imparato che fare teatro significa anche realizzare fisicamente le cose. Andare in scena, in quegli anni, non ti esentava da tutto il resto, compreso guidare un Ford Transit. Sono contenta di averlo fatto». Guidare le piace molto anche adesso, «soprattutto quando posso viaggiare in totale rilassatezza. Ci sono solo alcune cose che non mi piacciono, una in particolare: nessuno mette più le frecce in autostrada quando deve cambiare corsia. Ma perché? Non capisco dove sia la fatica, eppure non lo fa più nessuno. Se guidi male, o sbagli, non provochi danni solo a te. Li fai anche agli altri».