Chi vuole far figli deve avere una patente
( e i “tuttologi del web” devono stare zitti )
LA PRIMA COSA che farei da imperatore? Abdicare! Mica facile governare il mondo, troppe responsabilità. Però sto al gioco, ci provo. Chissà se “l’utopia ci salverà”. Non sono un sovrano assoluto, ho istituito una repubblica democratica. Con qualche deroga. Ho bandito i maleducati e quelli che non hanno rispetto per gli altri. Per fare figli bisogna avere una patente speciale. Sono un grande dono, ma per metterli al mondo ci vuole criterio e bisognerebbe crescerli con i già citati valori di educazione e rispetto. Ci sono persone che a malapena sanno badare a loro stesse! Ho zittito anche i “tuttologi del web”. Soffro quando sento parlare a vanvera su temi delicati. La nostra vita è fatta di frequenze e la musica ci aiuta a capire la realtà: per questo le ho dato più spazio nel sistema di istruzione. Non vuol dire solo suonare uno strumento, ma avere più cultura musicale. Si tende a sapere poco di tutto, l’approfondimento è quello che ci permette di ricamare la nostra personalità e capire come essere utili alla società. Ho chiesto alle amministrazioni locali di investire in festival ed eventi, per dare spazio agli artisti lontani dai media mainstream. Premio chi si impegna nel sociale. Anche la beneficenza è una forma di egoismo, ma è un egoismo positivo. Governo e continuo a lavorare, perché il lavoro è la vera determinazione di noi stessi. Senza rischio di perdermi tra mille pensieri e inutili riflessioni sul senso della vita. Potrei impazzire. Mi sono tolto uno sfizio: la mia reggia è uno chalet in Alta Val Badia, con uno studio di registrazione. Contemplo la meraviglia della natura, lavoro a nuovi progetti e invito tutti i miei amici. No, la scimmia no. Non la porto nemmeno più sul palco. Ma è dentro di me, la “scimmia nuda” sono io, siamo tutti noi.