Corriere della Sera - Sette

MISSIVE & MESSAGGI

accuratame­nte selezionat­i

- da Paolo Masia

Sono la nonna di un bambino etiope di 8 anni, adottato, ho dovuto strappare la prima pagina di 7. Con quali parole avrei potuto spiegargli la copertina con la scritta “Servo?” (1° giugno). Nella nostra famiglia il Corriere della Sera si legge da sempre: da bambina lo vedevo nelle mani di mio padre, e ho 70 anni. Se per le lusinghe di prima pagina scadono anche i valori di uomini preziosi per l’umanità, che futuro si prospetta per mio nipote? Che delusione! Patrizia Quarenghi patrizia.quarenghi@icloud.com Cara Patrizia, ogni tanto abbiamo bisogno di essere scossi: aiuta a pensare. “Servo?” è un titolo deliberata­mente equivoco. Ma, leggendo, il dubbio scompare subito: si tratta di un verbo, non di un sostantivo. “Servo?” = “Sono utile?”. Questo si chiede il ragazzo in copertina. La risposta di 7 e del Corriere della Sera è un convinto “sì”; a patto di agire sull’immigrazio­ne, invece di limitarci a reagire. Quante e quali persone possiamo accogliere? Come possono inserirsi i nuovi arrivati nella società italiana? Ecco: questo proverei a spiegare al nipotino. I bambini, a 8 anni, capiscono molte cose. L’alternativ­a è fargli credere che tutto sarà facile per lui, in Italia, e riservargl­i amare sorprese.

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