La scommessa (vincente) di una radio tutta italiana
PRIMA DI ESSERE ALTRO, NELLA VITA, è un visionario. Nome: Mario Volanti. Professione: editore, musicista e cantante, classe 1953. Nel 1982, mentre tutti guardavano oltre confine, lui puntò gli occhi in casa, in Italia. E decise che il momento era buono per fondare una radio di sola musica italiana. I più lo presero per matto. Ma ti pare? Non andrai da nessuna parte... Sembrava impossibile fare a meno degli autori internazionali, tanto più che gli stessi italiani tendevano al uacci-uari-uari. Mario – gentiluomo d’altri tempi e persona di una modestia esagerata – lasciò che tutti commentassero senza scomporsi e cominciò a mandare in onda canzoni italianissime. Ci vuole tempo, pensò, ma può funzionare. Oggi Radio Italia dà da vivere a 120 persone, è ascoltata ogni giorno da quattro milioni e mezzo di umani ma anche chi non l’ascolta abitualmente saprebbe canticchiare il suo notissimo jingle: quello « dell’amica che ti tiene compagnia». Una rivincita, ma soprattutto una soddisfazione enorme per Mario che, se proprio deve scegliere il momento più emozionante di tutta questa storia, punta dritto a quella volta che in piazza Duomo, a Milano, le voci di centomila persone intonarono proprio quel jingle per dire alla più italiana delle radio: buon compleanno. Anche quest’anno Radio Italia ha festeggiato il suo compleanno ai piedi del Duomo, in una piazza meno affollata del solito per motivi di sicurezza. Siamo alla sesta edizione del concertone gratuito (conduttori Luca e Paolo) che avrà un appuntamento gemello,
sempre gratis, venerdì 30 giugno al Foro Italico di Palermo (in diretta su Real Time e Canale 9). Gli ospiti palermitani? Ramazzotti, Francesco Gabbani, Gigi D’Alessio, Francesco Renga, Fedez, J-Ax,
Nek, Lorenzo Fragola, Alessio Bernabei, Samuel, Le Vibrazioni, Nina Zilli, Marianne Mirage e Sergio Sylvestre. Zero compensi (come a Milano) e molta gratitudine. Perché, ciascuno in misura diversa, deve a questa Radio una parte del proprio successo. Soprattutto adesso che è diventata sistema: Radio Italia Tv, il sito, lo share quotidiano fra l’1 e il 2 per cento, la sua app scaricata due milioni e 700mila volte, quasi due milioni e mezzo di amici su Facebook… La sera del concerto milanese l’ospite internazionale era Anastacia, cantautrice statunitense fra le più conosciute al mondo. Una che ha sconfitto per due volte il tumore al seno, che fa i conti ogni giorno da una vita con altri gravi problemi di salute. E che ogni volta si rialza più forte di prima, con una voce sempre più perfetta. Dopo aver duettato sul palco con Umberto Tozzi la sua Ti amo, Anastacia ha chiamato per nome l’uomo davanti a lei: «Mario!». Ovviamente era Mario Volanti. «Posso fare una fotografia con te?». Certo che sì, si è imbarazzato lui. E ci mancherebbe. « Semmai avrei dovuto chiedere io una foto con lei», commenta poi raccontando l’aneddoto. Lui è così, modesto. Al punto da mettersi in fila con gli ospiti nell’area riservata. Finché qualcuno non lo nota: « Ma presidente! Qui lei è il padrone di casa…». Una casa fatta di musica. Solo italiana.