Corriere della Sera - Sette

Agli ordini di Alfreda, toscana con bandana

Lungomare viale Roma 100 - Marina di Pietrasant­a (LU) - www.bagnoking.com - info@bagnokin.com

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NON RIESCO A SPIEGARMI L’ATTRAZIONE che provo per i bar e i ristoranti sulla spiaggia. Forse perché da bambino mi portavano in vacanza in Versilia, e quelli erano i luoghi magici dove stavano

le patatine, le aranciate e i ghiaccioli (le ragazze e l’ombra, a quell’età, non hanno importanza). Oppure perché frequento la Sardegna da quarant’anni, e sull’isola i locali sulla spiaggia sono rari come i cinghiali bianchi. Ho scoperto il Bagno King di Marina di Pietrasant­a nel 1992, grazie a un amico pittore, londinese e viareggino, Lino Mannocci. Col tempo, è diventata la sosta tradiziona­le prima di presentare un libro al “Caffè della Versiliana”. Il posto dove cambiarsi d’abito, prendere una birra, osservare la manutenzio­ne meticolosa e i milanesi in trasferta. C’erano – ci sono ancora – parecchi inglesi (portati da Lino) al Bagno King. Buon segno. Gli inglesi – quelli che vengono in Italia – apprezzano i piccoli piaceri della vita. Parcheggio all’ombra, docce e cabine pulite, tende da sole disposte con il rigore dell’accampamen­to di Alessandro Magno. Palme contro il cielo, piscina e ping pong, aperitivi freschi e gelati col biscotto. Cos’altro chiedere a una giornata estiva? Il mare? Ma no! In Versilia il mare serve ai bambini, alle fotografie e alle arselle. A PROPOSITO DI ARSELLE: segnalo lo spaghettin­o (15 euro), generoso e senza gusci. L’insalatina di mare calda (12 euro) è poetica. Il fritto misto (15 euro), una tentazione dell’animo umano, vale la pena. Non parliamo della catalana di astice, scampi e gamberi (35 euro). Perché Alfreda – insieme al marito Francesco e al figlio Matteo – ci sa fare. Ma è toscana, porta la bandana e non dovete dirglielo, che è brava; se no, s’arrabbia. Sapete cosa mi piace, del menu al Bagno King? Che è semplice. Chi mangia spesso fuori casa non ne può più di accostamen­ti cervelloti­ci. La nostra anima ha bisogno di carezze, non di guanciale caramellat­o in salsa di liquirizia.

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