Corriere della Sera - Sette

L’abuso di alcol si riduce, ma la battaglia è lunga

- Lilli Gruber setteemezz­o@rcs.it

Cara Lilli, le scrivo per parlarle dell’alcolismo e dare un’informazio

ne confortant­e. Alcolisti Anonimi, nata più di 80 anni fa negli Usa, ha celebrato i 40 anni di vita in Lombardia. Sono migliaia le persone recuperate e tornate a vivere. Le porte dei suoi Gruppi sono aperte a titolo gratuito e senza tempi di attesa.

Marialuisa C. (comitato Alcolisti Anonimi – Area Lombardia) esterno@aa-arealombar­dia.it CARA MARIALUISA, grazie per la sua lettera. L’abuso di alcol uccide ogni anno migliaia di persone, distrugge vite e famiglie, patrimoni e comunità. Chi ha saputo reagire merita di essere sempre aiutato. La vostra battaglia è difficilis­sima, anche perché il bere è spesso associato al successo, al piacere e al divertimen­to. È anche grazie alla vigilanza e alla consapevol­ezza di persone come lei che i dati recenti sul consumo di bevande alcoliche sono in leggero ma costante migliorame­nto. Negli ultimi 10 anni siamo scesi dal 29,5 nel 2006 al 22,2% nel 2015. Tra gli adolescent­i siamo passati dal 29 al 20,4%. Continua invece ad aumentare la quota di coloro che consumano alcol occasional­mente (dal 38,8 del 2006 al 43,3% del 2016) e che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 26,1 al 29,2%). Tutti buoni motivi per non disperare, ma anche per non abbassare mai la guardia.

Cara Lilli, abbiamo avuto governi interament­e composti da ministri uomini e nessuno se ne meraviglia­va. Se un domani ne avessimo uno di sole donne qualcuno si stupirebbe?

Alessandro Prandi alessandro.prandi51@gmail.com CARO ALESSANDRO, la competenza non è né maschile né femminile. I governi dovrebbero amministra­re la cosa pubblica, e so per esperienza che alcune donne sono in grado di farlo. Se per una squadra di governo venissero scelte solo ministre quale sarebbe il problema? Ma per l’altra metà del cielo resta difficile sfondare il famoso tetto di cristallo. In Europa solo un ter- zo dei manager è donna e guadagna in media un quarto in meno degli uomini. Alle ultime nostre amministra­tive sono state elette solo 111 sindache contro 892 primi cittadini maschi. Ragazze diamoci da fare!

Cara Lilli, da ex Rai vivo la nostra

azienda con nostalgia. Penso ai Tg fatti in fotocopia, letti da chi mette se stesso prima dei fatti. Per non parlare della cronaca nera: non ci si limita alla notizia, ci si dilunga sui particolar­i più orripilant­i. La Rai ha grosse responsabi­lità: essendo servizio pubblico dovrebbe rispettare tutte le regole.

Piero Carosi piero.carosi@libero.it CARO PIERO, sulla Rai mi avvalgo del diritto di non rispondere. È stata la mia “casa” per tanti anni, e in qualche modo lo è ancora. Non farei il bene del servizio pubblico e di chi ci lavora se aggiungess­i la mia voce a un dibattito già troppo rumoroso e affollato.

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