Aiuto gli animali in Africa. E mangio formiche confessioni educatamente estorte da Irene Soave
ELENA MO PASCHETTO, 74 anni, nata a Genova. Vivo fra Monza e l’isola d’Elba. Ho due figli e quattro nipoti. Da quando mio marito Elio ci ha lasciati sono partita per fare volontariato in Africa.
CARRIERA ATTUALE Nonna e volontaria in Africa: ho iniziato a 73 anni.
CARRIERA PRECEDENTE Prof di Scienze e autrice di libri scolastici.
LA MIA AFRICA Quella dell’etnia San, boscimani della Namibia. Dimenticati da tutti, hanno molta cura degli animali: nel loro villaggio aiutano ghepardi, gazzelle, elefanti.
LA MIA (PROSSIMA) AFRICA Il Kenya, dove il Rotary Club Monza Nord e Lissone ha dedicato un pozzo a mio marito, che era iscritto. Con due ostetriche, faremo formazione alle levatrici locali. E insegnerò in una scuola.
IL MAL D’AFRICA Non esiste. Non per me. Vado lì perché c’è molto bisogno, ma ho semmai il mal di Patagonia.
VIVERE A... A Monza sto molto bene, grazie.
IL VOLONTARIATO A 74 ANNI È necessario. Andrebbe reso obbligatorio per noi anziani, così ci schiodiamo dalla tv. Per il caldo, bastano copricapi adatti.
LA VALIGIA PER IL CONTINENTE NERO Piena di biancheria da lasciare in Africa: le ong sono piene di T-shirt, nessuno dona mutande e calzini. Servono anche quelli. Nuovi, ovviamente.
LA VALIGIA PERFETTA È leggera. Per due settimane bastano un paio di pantaloni e un vestito, più qualche T-shirt. E, mutande di carta: un tempo le vendevano le cartolerie chic, oggi sono introvabili.
L’ESTINZIONE DELLA CARTA Non rimpiango solo le mutande usa e getta. Anche la carta da lettere. Ho un’amica di penna greca, Dafne. Ci conoscemmo per un suo annuncio su Grazia. Ci siamo mandate lettere per cinquant’anni. Ora usiamo l’email, ma non è la stessa cosa.
VIAGGIO DEL CUORE Il Viaggio di un naturalista attorno al mondo di Charles Darwin. L’ho ripercorso 200 anni dopo, nel 2006, insieme a mio marito: due mesi in aereo e nave, conclusi tra Patagonia e Galapagos.
CIBO DEL CUORE Le formiche crude mangiate in Amazzonia. Sanno di Alka-Seltzer, frizzano sulla lingua.
COMPAGNI DI VIAGGIO IDEALI Mio marito Elio. Siamo stati insieme cinquant’anni. Ogni volta che partivamo ricordavo perché l’avevo sposato.
CINQUANT’ANNI INSIEME: COME SI FA? Ci si perdona molto e spesso. Intolleranze, stanchezze, distrazioni.