I TALISMANI ATTENUANO L’ANSIA FUNZIONANO COME LA COPERTA DI LINUS
e portafortuna sono presenti da sempre, in moltissime culture: funzionano un po’ come la coperta di Linus. Calmano la mente, attenuano l’ansia da prestazione e, a patto di crederci, regalano sicurezza, focalizzazione e fiducia. Dopotutto, anche l’effetto placebo funziona in maniera analoga. Tutto ciò non è un incoraggiamento a dotarsi di un talismano, ma a ragionare su come la nostra mente si mette in relazione con l’idea stessa di “fortuna”: il punto è proprio questo.
«LA FORTUNA È UNA CONDIZIONE MENTALE» , scrive Scientific American. Ma, se vi va, prima di andare a vedere che cosa questa affermazione significa potreste pensare a quanto, su una scala da uno a dieci, voi vi sentite fortunati. È proprio questa la domanda che lo psicologo Richard Wiseman, dell’università dell’Hertfordshire, pone a 400 individui che hanno intenzione di comprare un biglietto della lotteria. Scopre che, tra tutti, quelli che si ritengono “fortunati” pensano di avere il doppio di possibilità di vincere rispetto agli altri. Ovviamente non succede così: vincere alla lotteria è solo una questione di caso, di sorte. Le persone che si credono fortunate non hanno più probabilità di vincere. Non ne hanno, punto e basta, anche se sono convinte del contrario. La questione interessante è un’altra. Wiseman pone ai suoi soggetti un’ulteriore domanda: chiede quanto sono soddisfatti della propria vita familiare, della salute, della carriera. Trova che i più fortunati sono anche i più soddisfatti. Già: ma in che senso si definiscono “fortunati”? E in che modo potrebbero eventualmente (lotterie a parte) esserlo davvero? Wiseman è uno psicologo sperimentale, e va a vedere che tipo di personalità hanno gli individui “fortunati”. Lo fa a partire dai Big Five, una delle teorie della personalità più accreditate nel mondo. Arriva così a un risultato proprio suggestivo. Scopre che tra “fortunati” e “sfortunati” non c’è differenza per quanto riguarda i primi due dei cinque tratti considerati nei Big Five: l’amichevolezza (essere cortesi e altruisti), e la coscienziosità (essere tenaci e scrupolosi).