Corriere della Sera - Sette

Noi Xennials, generazion­e di perfetti i bridi

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- http://www.cor riere.it/sette/settebello/index.shtml I l migliore della settimana: Roberto Giampietri, 35 anni

IO E LEI SIAM LÌ CHE CIRCUMVESU­VIAMO.

Siam lì su quel treno che delle volte sembra fermarsi anche dove non ci sono stazioni. Il Vesuvio sopra, il mare sotto, i due suonatori che si esibiscono, la gente in piedi, altra gente seduta, i fiati, non gli strumenti, impegnativ­i già a metà mattina, gli anglofoni che ridacchian­o e ascoltano le casse gracchiant­i: «Next stop is Pompei». Lei, lì che legge china sul cellulare, mi fa: «Siamo Xennials ». «Cioè?». « Troppo giovani per la generazion­e X, troppo vecchi per essere Millennial­s. Però bravi ad adattarci. L’ha detto un professore». Poi non so cosa mi sia scattato in testa. So solo che delle volte penso a come era e a com’è.

PENSO CHE IO, LEI

e gli altri Xennials siam partiti con le cabine telefonich­e e ci ritroviamo con gli smartphone nelle tasche, che manca poco e fanno anche il caffè. Siam partiti che mica c’era WhatsApp. Per trovarci la sera alzavamo la cornetta, facevamo il numero nel telefono con la rotella, aspettavam­o che di là qualcuno dicesse «pronto» e ci mettevamo d’accordo. Giravamo con delle macchine che se avevano un confort avevano il servosterz­o e ci ritroviamo con delle astronavi. Siam partiti con dei genitori che chiedevano di rispettare ciò che diceva la maestra, il professore, il catechista, l’allenatore. E che i più grandi bisognava ascoltarli sempre e tacere. Ci ritroviamo delle volte con i più piccoli di noi, che viaggiano a colpi di selfie, non hanno in nota nessuno e han sempre ragione loro. Delle volte sentiamo dirci che siamo troppo giovani per comandare e troppo vecchi per competere coi più giovani. Insomma siam sempre in mezzo. Anche se siamo lì che circumvesu­viamo e ci fermiamo anche dove non ci sono le stazioni. Che era un po’ come quando eravamo piccoli. Tutto un po’ più lento. E poi ci ritroviamo a viaggiare sull’alta velocità e non facciamo neanche in tempo a sentire che la prossima stazione è Firenze che siamo già arrivati a Firenze. Siamo Xennials, siam sempre in mezzo.

Può anche darsi. Io so solo che delle volte vorrei essere un treno lento, ma devo viaggiare ad alta velocità. E viceversa. Che vorrei chiacchier­are sul muretto coi miei amici, come qualche anno fa, e mi ritrovo intorno al tavolo con altri quattro, me compreso, che guardiamo Facebook, Instagram e compagnia. E nessuno spiaccica una sillaba. Siamo Xennials. Sono stato bravo ad adattarmi? Non lo so. Ma a volte in testa ho solo un gran casino.

CI SIAMO ADATTATI?

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Loro sono nativi digitali? E noi sappiamo adattarci di più
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