SETTE E MEZZO
Evviva Federica Pellegrini. E la capacità di rialzarsi dopo le sconfitte
Cara Lilli, Federica Pellegrini ha vinto un altro oro, l’ennesimo nel
la sua splendida carriera. Che le è costata molta fatica e soprattutto quegli attacchi di panico che forse le sono serviti anche a costruire un carattere all’apparenza forte e determinato. Federica è un esempio di come con la tenacia, il sacrificio, ma soprattutto credendo fermamente in quello che si fa, negli obiettivi che si vogliono raggiungere, una donna arriva dove vuole, anche a vincere le sfide che sembrano impossibili. Mariagrazia Gazzato mariagraziagazzato@gmail.com
EVVIVA FEDERICA, ancora più che per le medaglie e le vittorie – compresa l’ultima bellissima a Budapest – per come ha saputo rappresentare la capacità di rialzarsi dopo le sconfitte. Il suo è un esempio prezioso per tutti, anche fuori da una piscina olimpica. Questa estate a vincere è la forza e la tenacia di molti “vecchietti” dello sport. A parte i 29 anni della campionessa veneta, colpiscono il 36enne Federer che ha trionfato a Wimbledon per l’ottava volta, segnando il record del più anziano vincitore del famoso torneo inglese. Ma anche la 37enne collega Venus Williams, che alla stessa competizione – la più prestigiosa e seguita al mondo – è riuscita ad arrivare in semifinale prendendosi una grande rivincita. A 35 anni – ben oltre l’età considerata pensionabile per un velocista – lo statunitense Justin Gatlin ha vinto i 100 metri ai campionati del mondo a Londra battendo il mitico Usain Bolt proprio all’ultima gara della sua splendida carriera. A riprova che disciplina, talento e impegno arrivano laddove l’età ci farebbe fermare.
Cara Lilli, vorrei sfogarmi su un punto socialmente delicato: cani & padroni. Tanti padroni se ne fregano del rispetto degli spazi altrui.
Cosa c’è di sbagliato nel concetto «È il tuo cane, non devi imporlo a me»? Oltre a promuovere i viaggi con i cani, dovrebbero offrire corsi di educazione civica ai padroni. Non tutte le persone amano essere annusate e leccate. Oltre a proclami e foto di tendenza, politici e personaggi famosi impegnati nella protezione dei cani dovrebbero anche parlare di regole ed educazione civile. Silvia Restelli silvy25@hotmail.it
CARA SILVIA, si dice sempre: “tale padre, tale figlio”. Lo stesso vale per i cani e i loro padroni. Quindi oltre alle sanzioni pecuniarie che già esistono, proporrei per gli ineffabili proprietari l’obbligo della rimozione immediata dei bisogni dei loro adorati quadrupedi. Ricordandoci sempre che il rispetto degli animali non dovrebbe prescindere mai da quello degli uomini.