VAN GOGH - AUTORITRATTO DI UN LETTORE INSOLITO
MARCO MARRAZZO, 28 anni, di Palermo. Vivo con la mia ragazza Yaraslova (ucraina) a Francoforte, dove lavoro alla Banca Centrale Europea e preparo il dottorato in Economia.
Il mio eroe? Super Mario. Draghi, ovviamente
ALL’ANAGRAFE Pasquale Marco. Pasquale era il nome di mio nonno.
ANNI BOCCONIANI Noi di Finanza eravamo considerati i tipici squali che passavano gli appunti sbagliati. Ma io sono un buono!
STAGE IMPORTANTI Alla Banca Centrale Europea, avevo 23 anni. Quando ho iniziato Mario Draghi aveva appena detto che avrebbe fatto «qualunque cosa necessaria» per salvare l’Unione Monetaria.
FAX Sono giovane, ma l’ho usato! Nel 2015, per dimettermi dalla Banca d’Italia. Ero entrato per concorso a 24 anni.
PROFESSIONE Lavoro nel dipartimento di analisi dei rischi alla Bce. In sostanza, immagino l’impatto di eventuali scenari sui quattromila miliardi di euro che formano il bilancio dell’Eurosistema.
PECORA NERA Ho due sorelle maggiori. Sono entrambe medici, come mio padre.
MAI SENZA Barba. Me la sono fatta crescere per sembrare più maturo. Spesso al lavoro mi sono ritrovato a essere il più giovane.
SOGNO Fondare un Vespa Club alla Bce. Ma finora ho individuato solo sei proprietari di Vespe d’epoca.
LA MIA VESPA L’ho acquistata a Francoforte, è una 50 Special del ‘74 con il tricolore italiano.
IL MIO EROE Super Mario. Draghi, ovviamente.
LA MIA PASSIONE Organizzare eventi (ho anche una pagina Facebook, si chiama “Vero Aperitivo”: seguitela!). Ho iniziato con festicciole fra amici, poi la cosa si è fatta più seria. Alle mie serate vengono centinaia di persone, anche della Bce. Quando metto Gigi D’Agostino impazziscono.
ABBIGLIAMENTO QUOTIDIANO Stile italiano: cravatta e calzini estrosi, mocassini, camicia rigorosamente a maniche lunghe.
ABBIGLIAMENTO MONDANO Papillon in legno a forma di baffi. Per il mio compleanno indosso sempre la divisa da capitano di marina.
HOBBY INSOSPETTABILI Dipingo. A volte seguendo le istruzioni di un algoritmo di mia creazione.
SEGNI PARTICOLARI Ho tre tatuaggi. Una tartaruga, due dadi e una lampadina con le ali.
PUNTO DEBOLE Il tedesco. Dopo quattro anni in Germania ancora non l’ho imparato. Da bravo italiano, mal che vada per farmi capire uso le mani.