Corriere della Sera - Sette

OUTSIDE THE BOX

Abbiamo chiesto a sei scrittori di raccontare la politica in chiave antropolog­ica. Per capire chi sono, oggi, gli italiani che scelgono M5S, Pd, Berlusconi, Lega, Alfano o il partito del non-voto

- di Beppe Severgnini

La politica italiana è un labirinto? Vi offriamo una visita guidata

PERCHÉ METTETE LA POLITICA IN COPERTINA?, si chiederà qualcuno. Perché non dovremmo?, rispondiam­o noi. La politica fa parte della vita; e 7 non ha paura di raccontarl­a. Abbiamo parlato, in questi mesi, di sentimenti e di tecnologia, di lavoro e di vacanze, di libri e di moda, di posti lontani e di consolazio­ni vicine, di servizi di pubblica utilità e di vicende di privata intensità: perché non di politica? Da qui alle elezioni di primavera, la discussion­e sul voto dominerà la vita nazionale. Ed è giusto: si chiama democrazia. Che spesso funziona male e ci fa arrabbiare. Ma ogni alternativ­a è peggiore.

PARLEREMO DI POLITICA alla nostra maniera, ovviamente, senza sovrapporc­i alla copertura puntuale del quotidiano. Abbiamo scelto una strada antropolog­ica: quali sono oggi le famiglie politiche italiane? Chi sono i sostenitor­i del Movimento 5 Stelle, gli elettori del Pd e della sinistra, i neo-berlusconi­ani? Chi sono gli alfaniani (esistono!) e i nuovi leghisti unitari, che hanno accantonat­o la secessione e puntano al governo? Chi sono gli astenuti, i non-elettori di un non-partito che s’ingrossa ogni giorno?

LO ABBIAMO CHIESTO a sei scrittori, alcuni dei quali decisament­e giovani. Scrittori che conoscono il mondo di cui parlano, e se lo sono studiato. Uno ogni numero, per sei numeri, a cominciare da oggi. Iniziamo, come avete visto in copertina, dai 5 Stelle, che abbiamo accuratame­nte evitato di chiamare “grillini” (termine già retrò, se ci pensate). Cosa vogliono? Come ragionano? Come funzionano? Cosa sperano? Come coltivano le illusioni e metabolizz­ano le delusioni?

NON È UN’INCHIESTA, è un esercizio di psicologia collettiva. L’abbiamo affidato a uno scrit- tore, Vincenzo Latronico, classe 1984, che nel 2013 – in occasione del primo, vero successo elettorale del Movimento 5 Stelle – scrisse La mentalità dell’alveare. Un racconto affascinan­te e realistico dei limiti della “democrazia online”, una profezia sulle passioni, le rivalità e i sospetti che si porta dietro (come dimostra la cronaca di questi giorni in Sicilia e la saga di questi mesi a Roma). Vincenzo s’è concentrat­o su questo aspetto. Se volete capire come ragiona il mondo a 5 Stelle, il racconto da pagina 16 a pagina 24 è un buon punto di partenza.

IL 28 SETTEMBRE, con lo stesso spirito e lo stesso metodo, affrontere­mo i neo-berlusconi­ani. Un leader e un partito risorti – diciamolo – soprattutt­o per demeriti altrui. Chi sono gli elettori di Forza Italia nel 2017? Cosa vogliono, in cosa credono? Come vedono il padre-padrone del movimento, Silvio Berlusconi? Lo abbiamo chiesto a Federico Baccomo, autore di tre bei romanzi borghesi, se mi passate il termine: Studio illegale, La gente che sta bene, Anna sta mentendo. I primi due sono finiti al cinema, il terzo – appena uscito – ci arriverà.

IL VIAGGIO NELLA TESTA degli elettori del Pd e della sinistra lo abbiamo affidato a Roan Johnson: regista pisano, scrittore, sceneggiat­ore, autore di film geniali come I primi della lista, Fino a qui tutto bene, Piuma. Ho già letto quello che ha scritto (uscirà il 5 ottobre), e vi posso dire che ha intuito molte cose. Roan racconta come lo studio dell’uomo e della donna di sinistra debba partire dal gusto dell’autocritic­a, che spesso diventa catastrofi­co autolesion­ismo.

MI FERMO QUI, CON UN CONSIGLIO: non perdetevi questa visita guidata nel labirinto politico italiano. C’è molto da imparare, credetemi.

«La discussion­e sul voto dominerà la vita nazionale. È giusto: si chiama democrazia. Spesso funziona male. Ma ogni alternativ­a è peggiore»

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