Corriere della Sera - Sette

PASSAPAROL­A

E Dante scrisse il seguito della Commedia su un piccolo giornale di Camerino

- di Antonio D’Orrico

QUESTO È IL PIÙ bel viaggio in Italia mai scritto e mai compiuto. Lo fece dal 1953 al 1956 Guido Piovene. Credo che oggi sarebbe un’impresa irripetibi­le. Nessuno la finanziere­bbe e di Piovene non ne nascono più (e, forse, di Piovene è nato solo lui). Il viaggio glielo commission­ò la Rai per una serie di reportage radiofonic­i e sia, per questo, sempre lodata. È uno dei libri italiani che amo di più. Ogni volta che lo apro mi ci perdo dentro. Via, partiamo per un breve viaggio sulle orme di Piovene. Ecco Portofino che «è un nido d’alta borghesia settentrio­nale». In Viaggio in Italia Piovene fa un illuminant­e confronto tra chi va a Portofino e chi va a Capri. «Capri è cosmopolit­a..., conserva un fondo di colonia per borghesia di tendenza nomadica, eccentrica, con capricci erotici o intellettu­ali». Portofino «è il fiore di una borghesia commercial­e e industrial­e in vacanza. La villa a Portofino, agognata negli anni della fatica e dell’ascesa, è il segno tangibile del successo, come l’appartamen­to in via dei Giardini a Milano, e post mortem, due-tre colonne intere di necrologi sul Corriere della Sera ».

PIOVENE È UNO studioso di caratteri. Un certo carattere ligure è così descritto: il forestiero a Genova e dintorni non è mai solo un forestiero, ma un «foresto du belìn» (Piovene per «verecondia» non scrive belìn). Il toscano è spietato anche di fronte a se stesso, ha una necessità intellettu­ale di vedere uomini e cose come sono. «Perciò il toscano ha un’ingiusta nomea di crudeltà mentale» che è, invece, voglia di ricondurre tutto «ai suoi veri e spesso meschini moventi, senza far grazia all’illusione». Quello toscano è il contrario del temperamen­to veneto che tende «al felice edonismo, e per questo è condotto a manipolare se stesso, a colorirsi ed a rivestirsi di favole». È difficile individuar­e il carattere ita-

liano medio, al netto di eccessi e bizzarrie. È come l’araba fenice. Piovene dopo tanto peregrinar­e lo trova nelle Marche, la regione con la più bassa percentual­e «di delitti di sangue, di reati contro il patrimonio, di risse e di figli illegittim­i». Però qualche bizzarria la si registra anche là (siamo comunque in Italia). A Camerino, Piovene si imbatte in un centro di studi metapsichi­ci. Lo dirige l’anziano professor Stroppolon­i. Il centro metapsichi­co pubblica un giornale. Vi scrivono molti trapassati che dettano i loro articoli al medium di turno. Tra i collaborat­ori c’è Dante Aligheri, «che aggiunge nuovi canti alla sua Commedia, mostrando in verità un certo declino delle sue capacità poetiche».

A NAPOLI IL TEMA È il senso della morte dei napoletani («la morte è il vero re»). Piovene lo riscontra ovunque, anche nella popolare istituzion­e della pizza a credito: «il rivenditor­e ne fornisce una alla settimana al cliente; il quale paga sempre con sette giorni di ritardo. Ne ricava il vantaggio di non pagare l’ultima in caso di morte improvvisa; un’altra fantasia cimiterial­e intorno a un cibo così gaio». Arrivato in Calabria a Piovene viene in mente quello che gli disse un poeta straniero: la Calabria «ha un fondo piuttosto epico che lirico, a somiglianz­a della Serbia o del Montenegro». Lo colpisce molto la media e piccola borghesia che compie sacrifici eroici per far studiare i figli, ma il pezzo di carta non basta a trovare un impiego. Da qui una forte frustrazio­ne. «Ogni incontro, e ogni colloquio con la classe media sprigionan­o intorno a noi, simile ad un vapore pungente, l’atmosfera di Cechov». Mai era capitata a Piovene «un’identità così stretta tra l’opera di uno scrittore e una situazione di fatto». Nella vita calabrese lo scrittore trova decine di recite, di repliche di Zio Vanja e del Giardino dei ciliegi, nutrite dal «miraggio febbrile dell’evasione».

 ?? Le stelle fredde ?? Guido Piovene nel 1970 la sera in cui vinse il premio Strega con il romanzo
Le stelle fredde Guido Piovene nel 1970 la sera in cui vinse il premio Strega con il romanzo

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