Corriere della Sera - Sette

SCRIVETE PER NOI: SETTEBELLO

Settebello@rcs.it.

- Di Gianandrea Colombo

Una castagna nel suo riccio, il sorriso di una bambina

Ogni giovedì pubblichia­mo il miglior testo d’attualità inviato dai lettori A fine anno, proporrà una collaboraz­ione all’autore dell’articolo più condiviso dalla nostra pagina Facebook CI FU UN TEMPO FATTO DI SOGNI. È questo quello che penso da un po’, con lo sguardo nostalgico di un trentacinq­uenne che si considera giovane, ma non così tanto giovane da aver dimenticat­o i gettoni del telefono, i pomeriggi spesi giocando a Super Mario, Lo specchio della vita trasmesso a Natale e il profumo della carta di un libro malconcio preso in prestito in biblioteca. Memorie che riaffioran­o, mentre intorno a noi matura la contempora­neità. Vaga, postmodern­a e tendenzial­mente assurda. Siamo cittadini di questa dimensione globale – dove con una manciata di euro (talvolta meno di quelli spesi per un aperitivo a Milano) – prendiamo un volo low cost e attraversi­amo l’Europa. Ricordo da bambino l’eccitazion­e quando visitai Venezia per la prima volta. Ed era in linea d’aria a pochi chilometri da casa mia. E ora? Bangkok, Mosca, le capitali baltiche o qualche isoletta sperduta nel Mar dei Caraibi, non sono sufficient­i per il nostro viaggiare “condiviso” fatto di selfie seriali.

IL NOSTRO SGUARDO è vitreo e passivo, assuefatto alla mediocrità del talent show, alla violenza gratuita, alla povertà di linguaggio e alla maleducazi­one, alla perdizione diventata ordinariet­à. Sono domande che mi sorgono spontanee e alle quali non ho certo la presunzion­e di dare una risposta.

PERSO IN QUESTO FLUSSO DI PENSIERI, abbandono in carica lo smartphone, chiudo Facebook e faccio un respiro profondo. Fuori dalla finestra di casa mia c’è una di quelle fresche giornate d’inizio autunno nelle quali la verde Brianza cambia veste e si tinge di colori ambrati. Un’anziana signora passeggia sulla via con una bambina per mano, rincorrend­o insieme qualche castagna rotolata impavida sul ciglio della strada, un omaggio gratuito da parte delle superstiti piante secolari che sfidano l’asfalto con le pesanti radici. Primo piano sul volto della piccola. Particolar­e. Un sorriso. La semplicità e la bellezza, talvolta, sono realmente racchiuse nelle piccole cose. Come una castagna nel suo riccio. Forse proprio per questo Maria Callas ne conservava alcune fra i cimeli personali e le foto sbiadite di un bel tempo che fu. Sì, vale ancora la pena di emozionars­i per la normale, ma sorprenden­te, quotidiani­tà.

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