MACCHINE DEL TEMPO
Nicola Pietrangeli: conquistò i romani con la sua 600
ANCHE CON LE AUTOMOBILI la carriera di Nicola Pietrangeli è stata ricca di successi, quasi come sui campi da tennis. A cominciare dall’inizio, visto che vanta un record storico: è stato il primo a girare per un weekend a Roma con una Fiat 600. «Era il 1955, le prime dovevano essere consegnate ai clienti al lunedì ma io avevo un amico che aveva un concessionario Fiat e me la diede al sabato». Per un weekend è stato al centro dell’attenzione generale. Fin troppo: al Pincio, dove l’aveva parcheggiata, la gente era così curiosa che la alzò da un lato per guardare com’era fatta sotto. Il vero balzo in avanti, sulle quattro ruote, avvenne più tardi: primi Anni 80. «Realizzai uno dei sogni di tutti gli italiani: prendere una Ferrari». La cosa curiosa è che i suoi commenti smontano il mito: «Quel modello, la 208, era una “mascalzonata”. Motore Ferrari e carrozzeria Fiat, un disastro: terribile e anche pericolosa». Non si diede per vinto, ne comprò altre due: la 308 e la 328. Meglio, ma non erano nelle sue corde: l’auto che ha amato più di tutte, tanto da chiamarla “la mia bambina”, è arrivata un po’ più tardi: una Rolls-Royce, modello Silver Shadow. «Non sono uno che ama la velocità: delle Ferrari mi piaceva soprattutto l’estetica». Però il suo spirito competitivo, quando serviva, saliva anche sulle quattro ruote. Tanto da battere l’altro grande nome del tennis italiano, Adriano Panatta. Un effetto sorpresa, visto che quest’ultimo dopo aver abbandonato la racchetta, aveva brillato anche col volante, tanto da partecipare a un mondiale di rally. «L’ho battuto sia con i go-kart, sia con le Alfa 164, sulla pista di Imola, in una gara organizzata prima del gran premio di F.1». ( La replica di Panatta: «A Imola avevo rotto il cambio. Io, in auto, se voglio, gli giro intorno» ).