Luca Argentero: «Sono entrato nella casa del Grande Fratello perché non volevo fare il commercialista»
Dall’appartamento più spiato d’Italia al set con Julia Roberts. L’attore torinese si racconta attraversando la sua città con i mezzi pubblici: l’esordio nella fiction («Non sapevo recitare»), il rapporto con i social («Accetto le critiche, ma non gli insu
DOPO ESSERE STATI CON LUCA ARGENTERO in metropolitana, per strada e dentro a una stazione ferroviaria, si capisce perché Claudio Amendola una volta disse: «Brad Pitt je spiccia casa». Doppio Binario torinese su mezzi pubblici assortiti: ammiratrici spudorate, urletti entusiasti, esercito del selfie scatenato. Una signora sui cinquanta lo punta da lontano, si avvicina, lo fissa e sussurra: «Bravo, sei bravissimo». Poi, insoddisfatta del proprio complimento, aggiunge: «E sei proprio bello». Clic. Clic. Argentero è spuntato dalle pareti voyeristiche del Grande Fratello ed è planato sul set di registi pluripremiati (Özpetek, Comencini, Placido), passando per un calendario in cui posava a torso nudo con una sella sulle spalle. Negli ultimi dieci anni ha riempito le sale cinematografiche interpretando una trentina di personaggi e ora si appresta a sbarcare in prima serata tv con il fantasy Sirene. Mentre è seduto appollaiato su una sbarra d’acciaio dello scompartimento gli riferisco la domanda che un fan club romano mi ha chiesto di rivolgergli: «Che cosa è rimasto di quel ragazzo di ventiquattro anni che ha fatto innamorare tante fanciulle sorridendo dagli schermi di un reality show?». Risponde: «A parte il dato anagrafico e l’essere diventato un uomo direi tutto. Sono orgoglioso di aver mantenuto la mia torinesità dopo quindici anni di vita a Roma: