Corriere della Sera - Sette

Ma non è quella la caccia!

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Ho letto l’articolo Derby venatorio - Caccia sì caccia no dei bravi Donelli e Monti (2 novembre). A parte che sono in pieno accordo con Daniela Monti, ho la sensazione che per portare acqua al suo mulino Maurizio Donelli tratti argomenti più da alunni delle medie che parlare dei veri principi della caccia. Non so se è mai andato nelle campagne durante le ore permesse per cacciare a vedere chi sono i cacciatori. Vorrei che venisse dalle mie parti (abito nelle campagne di Vittorio Veneto) dove gettano, nel vero senso della parola, fagiani e mi risulta anche volpi, per la gioia di quei poveracci che uscendo di casa al mattino hanno deciso di sparacchia­re a qualsiasi cosa si muova. La caccia selezionat­a è ben diversa da quella a cui si assiste tutti i giorni. Giovanni Caron giovanni.caron@alice.it Signor Caron, lei ha ragione quando dice che c’è chi pratica la caccia di animali allevati in voliera e rilasciati nei campi a scopo venatorio (un po’ come i polli che lei compra al super- mercato). È un tipo di attività che io non pratico più da anni. Preferisco dedicarmi alla selvaggina naturale, attraverso la caccia di selezione. Le assicuro che nelle campagne ci vado, e cacciatori maleducati ne ho incontrati molti. Animalisti, zero. La ringrazio, infine, per aver definito i miei argomenti “adatti agli alunni delle scuole medie”. Essere chiaro quando scrivo, in modo che capiscano anche i ragazzi, è un mio vanto. Maurizio Donelli

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