Dimenticate spesso noi traduttori!
Gentile Redazione, mi piace molto il nuovo 7, mio irrinunciabile appuntamento del giovedì, dove trovo articoli vari e interessanti su temi mai scontati né banali. Insieme ai complimenti, però, vorrei rivolgervi una critica: nelle recensioni di libri stranieri non viene mai citato il traduttore. Spesso infatti i lettori non sono consapevoli che non tutti i libri “nascono” in italiano, ma lo diventano grazie ai traduttori. Ricor-
dare questo particolare in riviste che raggiungono il grande pubblico, come 7, contribuirebbe a far conoscere questa categoria professionale. Ha ragione, Silvia. Provvederemo.
Quei bimbi fieri di essere vaccinati
Gentile Redazione, complimenti per il nuovo 7, che leggo in un soffio. Stupenda la foto d’apertura del servizio Vaccinarsi nella giungla (2 novembre). Mi ha trasmesso una sensazione di orgoglio da parte di quei bimbi, come se volessero dire: «Sto facendo una cosa di massima importanza e ne sono fiero/ fiera». Cristina
Cogne, quel missionario e il Budda dormiente
Cara Redazione, sentir raccontare da Giuditta Marvelli del caffè “Montagne di Carta” (“Critico Rotante”, Una tisana e un libro con lo sguardo al Gran Paradiso, 26 ottobre) è stato come addentare una delle famose madeleines! Anche per me Cogne è un luogo del cuore, e anch’io, leggendo della libreria (che scopro diventata anche bar, che bella idea) sulla piazzetta della chiesa, ho subito ripensato al “negozio stagionale” dei missionari. Lì, ogni estate della mia adolescenza, acquistavo piccoli gioielli per me e le amiche. Begli oggetti, provenienti dalle terre di missione, che valevano più di quanto costavano. Ricordo che mio papà si invaghì di una statuetta di avorio raffigurante un Budda dormiente, in origine usata come bottone. Da buon commerciale, qual era sul lavoro, si preparò alla trattativa per spuntare il miglior prezzo. La risposta del missionario ci spiazzò: «Figliolo, voi pensate tanto ai soldi, sapeste quanto contano poco! Dammi quel che preferisci». Ogni volta che lo guardiamo, il sonno sereno del Budda ci ricorda la saggezza di quel brav’uomo.
Quella foto? Il Belvedere di Vienna
Buongiorno 7, siamo vostri affezionati e soddisfatti lettori. Vorremmo segnalarvi un piccolo errore che abbiamo trovato sul numero del 26 ottobre a pag. 54: l’immagine sferica non immortala la reggia di Versailles vicino Parigi, come indica la didascalia, bensì il castello del Belvedere a Vienna! Vi ringrazio dell’opportunità di rettifica che mi date. La didascalia contenuta nella fotografia non era corretta ma a me non è venuto il dubbio e non ho verificato. Avete ragione voi, si tratta del castello del Belvedere a Vienna.
Chiara Mariani