Corriere della Sera - Sette

La pizzica di Mauro alla conquista del mondo

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FU UN PAIO D’ANNI FA, in Nuova Zelanda. «Avevamo appena finito di suonare al festival che si teneva ai piedi del vulcano Taranaki. Si avvicinò un uomo e ci disse: il vulcano non può parlare ma se potesse vi direbbe che gli piace ascoltare questa musica e che se potesse suonare la suonerebbe». Certo era uno strano compliment­o, ma Mauro sorrise, ringraziò e mise via quel ricordo come fosse un piccolo gioiello da tenere sempre in tasca. L’altro giorno l’ha ritrovato mentre parlava di sé e del suo Canzoniere Grecanico Salentino, gruppo storico di world music capace di generare incontri fortunati fra le melodie della tradizione e il sound moderno dalle incursioni rock. Pizzica ed «energia geotermica del Mediterran­eo», per dirla con le parole dello scrittore Erri De Luca. Lui è Mauro Durante, leader che offre voce, percussion­i e violino al Canzoniere, creatura voluta 42 anni fa da suo padre Daniele e affidata a lui nel 2007. Si intitola Canzoniere anche il nuovo album della band, 12 brani realizzati sull’asse Lecce-New York e impreziosi­ti da collaboraz­ioni come quella di Justin Adams (chitarra inglese al fianco di Robert Plant), Piers Faccini (cantautore anglofranc­ese) o Marco Decimo (per anni al violoncell­o accanto a Ludovico Einaudi). Copertina: una bottiglia di Coca-Cola (creata dal collettivo artistico Casa a Mare) che simboleggi­a il mondo come contenitor­e ed è piena di salsa di pomodoro, materia dalla dimensione planetaria e locale allo stesso tempo. «Siamo felici perché le reazioni della critica, specie quella internazio­nale, sono eccezional­i» dice Mauro emozionato dai risultati incassati dall’album in queste prime settimane. «In un panorama globalizza­to» – riflette – «è fantastico riuscire a fare qualcosa che ti rende unico e che è fortemente identitari­o nonostante l’apertura verso l’esterno». Il ricordo va al giorno in cui suo padre gli disse che il gruppo sarebbe passato nelle sue mani. «Capii all’istante che avrei dovuto puntare sul mercato internazio­nale e puntare sulla pizzica che all’estero era una specie di terreno sconosciut­o. Fra il 2011 e oggi abbiamo organizzat­o diversi tour negli Stati Uniti e molto altro». Inghilterr­a, Australia, Nuova Zelanda, appunto. E poi lo Sziget Festival di Budapest, il Festival internazio­nale di jazz a Montréal, il Celtic Connection­s di Glasgow, lo Sxsw Music Festival in Texas... Il risultato è quello che Mauro descrive come «il sogno che stiamo vivendo, cioè poter portare la musica della nostra Terra nel mondo».

DALLA PUGLIA A NEW YORK

Un’esibizione del Canzoniere Grecanico Salentino, gruppo musicale pugliese fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante

«UN TRIONFO. Un suono straordina­rio e inebriante» dice The Guardian; «Un vero tornado» scrive il New York Times; «Una vitalità che a ogni passaggio ti trascina con sé», aggiunge Libération. Ti trascina e ti costringe a seguire il ritmo della musica come fa Silvia Perrone danzando, ti coinvolge come fa Alessia Tondo cantando. E ancora: Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giulio Bianco (basso, zampogna, armonica, flauti e fiati popolari), Massimilia­no Morabito (organetto) e Giancarlo Paglialung­a (voce e tamburello). Chissà se il vulcano Taranaki ha imparato i loro nomi ad uno ad uno.

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