Ho ritrovato l a f elicità grazie ai l i bri e ai sogni
Settebello@rcs.it.
Ogni giovedì pubblichiamo il miglior testo d’attualità inviato dai lettori A fine anno, proporrà una collaborazione all’autore dell’articolo più condiviso dalla nostra pagina Facebook TALENTO, CREATIVITÀ, SOGNO e passione: sono i quattro principi che ispirano il mio cammino umano e professionale. Sono una mamma, una giornalista e, da qualche mese, anche una piccola imprenditrice. Ho aperto una libreria a Potenza: si chiama SognaLibro. Oggi, pur avendo ancora tanta strada da percorrere, sono una donna felice. Ho compiuto un percorso di consapevolezza e di crescita che mi ha portato a guardare con occhi diversi ciò che mi circonda e ad apprezzarne la bellezza. Fino a qualche anno fa ero una persona profondamente insicura, impaurita e anche un tantino pessimista.
IL MIO CAMMINO verso la strada della consapevolezza è iniziato dopo la gravidanza. Mi ritrovo all’improvviso senza lavoro. Nel cassetto ci sono i miei sogni, la laurea, un master e tanti titoli. Tra questi quello di “Esperta in comunicazione delle politiche attive del lavoro”. Con un titolo così, ritrovarsi senza lavoro è umiliante. Rifletto sulle parole “politiche attive del lavoro” e scatta una molla. Reagisco. Insieme a un mio collega, nasce una trasmissione radiofonica, in cui ci occupiamo di lavoro, raccontando chi ce l’ha fatta grazie al talento. Vado a caccia di storie: ognuna è un sogno realizzato. Un puzzle che prende vita, intervista dopo intervista. Eppure qualcosa ancora manca. Sono una sognatrice visionaria. Mi piace poter guardare oltre le montagne. Oggi, più che mai, sono convinta che i sogni sono fatti per essere realizzati. Questo è un insegnamento che provo a trasmettere a mio figlio. Il sogno è una luce che non si spegne mai. Non si realizza con la fortuna, ma con passione e voglia di non rassegnarsi mai.
COSÌ NASCE IL PROGETTO di SognaLibro. L’idea è quella di promuovere una riflessione sul rapporto tra la cultura e l’educazione per diventare, nel tempo, un centro al servizio del territorio. Davanti alla sede della libreria c’è uno spazio verde. Ho deciso di adottarlo perché era incolto e abbandonato. Il principio al quale mi sono ispirata è : «Le parole sono semi». La parola diventa il seme, la luce che si accende da una scintilla e consente all’uomo di coltivare la propria cultura per costruire una comunità libera. Al centro di questo progetto imprenditoriale ci sono la cultura e l’educazione, uniche chiavi di volta del cambiamento. Potenza è la mia città, il posto in cui mi piacerebbe impegnarmi per creare nuove risorse. Il nome “SognaLibro” lo ha pensato mio figlio Paolo. Questa libreria è anche un po’ sua: mi piace l’idea che possa crescere senza farsi influenzare dalla negatività. Sono sempre per il fare e, grazie al mio percorso, ho imparato a sostituire parole come “rassegnazione” e “pessimismo” con “talento” e “determinazione”.