Vino e stuzzichini pugliesi leggendo l’Odissea

LA SECONDA VITA PUÒ COMINCIARE da una libreria con bistrot in zona Lambrate a Milano. Prendete Michele Morieri e Pervinca Paccini, due ex presidi (lei a Segrate, lui a Melzo). Quattro anni fa, raggiunta la pensione, si sono guardati e si sono detti: cosa facciamo adesso? Poi hanno chiuso gli occhi, ciascuno per conto suo, si sono guardati di nuovo e hanno espresso i loro desideri. Lei ha azzardato: una libreria? E lui: anche a me piacerebbe una libreria. Ma non una libreria qualunque, hanno pensato: una libreria come piace a noi, libri vecchi, usati, fuori commercio, quel che non si troverà mai alla Feltrinelli e all’Esselunga. E allora si sono messi a frequentare i mercatini di provincia, hanno fatto girare la voce: quando i libri erano sufficienti, hanno ristrutturato un locale su tre livelli in via Bardelli 11 dove fino ad allora si vendevano vestiti. A pianterreno la narrativa, sopra i classici, i ragazzi e la poesia, nel seminterrato un po’ d’arte, fumetti, riviste, saggistica varia. Due tavolini sotto, tre sopra: un banco che distribuisce calici di vino italiano di qualità e birre artigianali, con stuzzichini pugliesi, la passione del salentino Michele: taralli di Bitonto, friselle con pomodoro, paté vegetariani, taglieri di affettati con verdure sott’olio. Niente di speciale dove tutto è speciale, specialmente il tempo sospeso e il silenzio. E l’accoglienza discreta. Michele, figlio di un contadino e di una tabaccaia del Leccese, ti sorride e ti segue da lontano; Pervinca, che è cresciuta in Città Studi, essendo un’ottima scrittrice è anche un’ottima lettrice che sa dare consigli tra le righe, senza farlo pesare. E così “Le Libragioni” è diventato un piccolo luogo di incontro dove la sera puoi sentire buona musica dal vivo, le poesie di Antonia Pozzi, quelle di Giampiero Neri, una lettura dell’Odissea o dell’Inferno (in un angolo di paradiso metropolitano).

CONFLITTO D’INTERESSE