Corriere della Sera - Sette

PAROLE ITALIANE

Versi di ieri che raccontano la vita di oggi. Abbiamo deciso di riproporve­li ogni settimana

- versi amorevolme­nte recuperati da Luca Mastranton­io

Poesie per un passante di Daria Menicanti

Non mi piaceva

Non mi piaceva quella pace sicura, l’aria ferma, rimanere seduta davanti la finestra. Così mi scelsi il peggio e presi l’uomo di un’altra

Vivere è

Vivere è non sapere le ragioni. Dopo un silenzio da contarsi a mesi o anni, questa sera ho una cena ridente affollata. Al vino amaro si riscalda, a belle donne, alle rose alte la cena. Seduta accanto a lui, commensale adulato, mi sento al sole. Affilo le mie spade per la prima apertura di guardia. Vivere è tutti i giorni cominciare

Epigramma

Se cominciamo a dirci che sì è vero amore, che guarda quanti anni - significa che siamo alla fine

Uomo

Le corte cosce grasse spalancate gli occhi sciapi sporgenti in due reticelli di vene e - quel che è peggio - il collo definitiva­mente scomparso, eppure anche costui piacque e per qualchedun­a fu il primo, ebbe la rosa

La gioia che

Le tue parole contro la mia porta sono un brusìo discreto. La gioia che sarebbe poterti riaprire. Chiusa, per quanto chiusa fuori, la tua voce mi ride per la gola mi brilla giù come un gioiello

Epigramma per noi due

La morte giocò a lungo a rimpiattin­o tra noi due. Poi ad un tratto - così dicono - scelse il migliore

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