VAN GOGH - AUTORITRATTO DI UN LETTORE INSOLITO
Cosa mi ha lasciato il nonno campanaro
«PAESANOTTO ORGOGLIOSO» Fino ai 27 anni ho abitato a Coenzo, 480 anime in provincia di Parma. La nebbiolina, i pioppi e gli argini della Bassa Padana mi mancano molto.
NONNO CAMPANARO Mio nonno paterno, Ormisda, suonava le campane nella chiesa del suo paesino (anche se di mestiere faceva il sarto). Spesso mi portava con sé – in sella alla bicicletta, nonostante avesse una gamba più corta dell’altra per via della poliomielite – e mi permetteva di suonare le campane al posto suo: per me era un’esperienza magica!
CRUCCI DA PRIMOGENITO Per cinque anni ho vissuto da principe. Poi sono nate le mie sorelle gemelle. Dopodiché è arrivato il cane, Isidoro. Infine è stata la volta dei nipoti...
COLPO D’ALA Prima mi occupavo di contabilità e amministrazione, fino a che nel 2003 non mi hanno proposto di diventare responsabile del personale nell’azienda in cui mi trovavo allora.
“ITAGNOLO” Per lavoro, ho vissuto a Malaga e avuto spesso a che fare con la Spagna. Se mai arriverò alla pensione, vorrei comprarmi una casetta a Maiorca.
TEATRO & DIALETTO In passato ho fatto teatro dialettale, in parmigiano. Inoltre, ogni tanto mi diletto a scrivere e presentare spettacoli. A CACCIA DI VINILI Da vent’anni giro per mercatini alla ricerca di vinili di sigle di cartoni animati e di programmi televisivi e di musica italiana. Ne ho circa 1500 (e cinque giradischi).
L’ANTI-GRINCH Amo il Natale. Metterei le lucine persino nella doccia!
LE MIE LETTURE Sono appassionato dei libri di Ken Follett e di romanzi storici. Ho divorato in tre giorni “La catedral del mar” di Ildefonso Falcones.
CAPPELLETTI MON AMOUR Divento matto per la pasta condita con molto sugo (ma odio le tagliatelle al ragù) e per i cappelletti in brodo – imbattibili quelli delle mie nonne.
SENTIMENTALISMI Le cose belle mi emozionano. Ho pianto la prima volta che sono entrato nella Sagrada Família e quando ho visto il film “Babe, maialino coraggioso”.
IL MONDO DALL’ALTO Soffro di vertigini, ma adoro salire su montagne e grattacieli per osservare il panorama dall’alto (forse perché sono alto solo un metro e settanta...).
SOGNI Da bambino volevo diventare insegnante di matematica. Oggi mi piacerebbe avere a disposizione un’orchestra e il Teatro delle Vittorie, a Roma, per fare qualcosa in stile Fiorello.