Beppe Severgnini
JEREMY IL RETROVISORE Jeremy Corbyn, leader dei laburisti britannici, propone vecchie ricette. I suoi sostenitori si credono romantici; sono invece irrealistici. Il voto per Brexit è anche colpa dell’ignavia laburista; il successo nei sondaggi è dovuto alla mancanza di alternative. Theresa May è l’avversario che tutti, in politica, vorrebbero avere.
SPELACCHIATI A Milano, per lasciare intendere che qualcuno verrà licenziato prima di Natale, si dice: “Non arriva a mangiare il panettone…”. A Roma, d’ora in poi, si dirà: “Farà la fine di Spelacchio”. L’albero natalizio di Piazza Venezia ci ha infatti lasciato il 19 dicembre. Tiene duro, per adesso, la sindaca Virginia Raggi, che l’ha voluto. Ma è un po’ spelacchiata pure lei.
BOSCHI IN FIAMME (1) Un’estate italiana di grandi incendi, quasi tutti dolosi. Poi brucia la California e scopriamo che stanno molto peggio di noi.
BOSCHI IN FIAMME (2) Maria Elena Boschi, quasi certamente, ha
parlato di banca Etruria con chi non doveva, considerato che c’era di mezzo il babbo. Ma l’accanimento contro di lei pare evidente. Non c‘è dubbio che MEB paghi cinque cose: (1) Il rapido successo (2) Le elezioni in arrivo (3) Il fatto d’essere donna (4) La bellezza (5) L’aria da prima della classe. I punti 1) 3) e 4) in Italia sono imperdonabili.
TRISTEZZE TV Ignoranza esibita, uscite omofobe, sesso a favore di telecamere, scene finta commozione. E il Grande Fratello Vip ha realizzato ascolti stellari e enormi condivisioni social. A milioni di “mi piace” rispondiamo con un malinconico “non ci piace”. Non è vietato essere in minoranza, sapete?