Corriere della Sera - Sette

UFFICIO POESIE SMARRITE

Versi di ieri che raccontano la vita di oggi. Abbiamo deciso di riproporve­li ogni settimana

- Versi amorevolme­nte recuperati da Luca Mastranton­io

Appuntamen­to – Enrico La Stella

Se una sera ti parrà, cara, di essere un poco sola e che i nostri ragazzi siano in qualche modo usciti dalla tua vita, se quella sera per avventura ti prendesse voglia di ritrovarmi un poco, bene, allora ti dico di non cercarmi col fascio di mimosa in qualche marmo o nei sentieri di ghiaia al cimitero. Io sarò là dove a sera fa capriole il vento di marzo quando si allunga l’ombra e la rondine si lascia portare dai suoi chiusi cerchi. Io sarò là dovunque sia campagna al tramonto, dove l’acqua piega l’erba e poi continua, dove i ragazzi vanno scalzi gonfiati dalle loro camicie alle spalle, dagli anni così accesi come ali. Io conosco quel tempo. Sulla proda si era sempre innamorati senza ancora sapere il vino e nemmeno una donna come fosse. Ma se davvero ti venisse una sera, Fulvia, malinconia e magari un certo pensiero di me, lascia da parte ti prego il cimitero. A marzo in una qualche campagna con l’acqua che canta o geme, col seme che si ascolta crescere là io sarò. Come se appena fossi andato come se non fossi mai andato libero, innamorato, là io sarò.

 ??  ?? Enrico La Stella (Solbiate Arno, Varese 1926 – 1999), giornalist­a e scrittore, vince il premio Bagutta nel 1957 con
L’amore giovane. Suoi padrini letterari furono Elio Vittorini, Giorgio Bassani, Vittorio Sereni e Alfonso Gatto, che firma la...
Enrico La Stella (Solbiate Arno, Varese 1926 – 1999), giornalist­a e scrittore, vince il premio Bagutta nel 1957 con L’amore giovane. Suoi padrini letterari furono Elio Vittorini, Giorgio Bassani, Vittorio Sereni e Alfonso Gatto, che firma la...
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