Corriere della Sera - Sette

VAN GOGH - AUTORITRAT­TO DI UN LETTORE INSOLITO

- Confession­i educatamen­te estorte

Vernici, torte, grondaie, letti e roulotte: ho fatto di tutto

RE ENZO Mi hanno chiamato Enzo in onore del figlio di Federico II. Il mio cognome invece viene dal monte Zatta, in Liguria.

GIOVENTÙ IN PERIFERIA Sono nato in una casa con il bagno all’esterno, in un quartiere popolare; dormivamo due per letto (sono l’ultimo di cinque fratelli). Da bambino trascorrev­o le giornate con la fionda in mano. Poi sono arrivati i tempi della motocross e del calcio.

LAVORARE (NON) STANCA A 13 anni ho lasciato le medie per andare a lavorare. Ho fatto il ragazzo di bottega in una carrozzeri­a, il pasticcere e il lattoniere e sono stato impiegato in una fabbrica di letti per sale operatorie, in una di articoli da giardino e in una di roulotte.

COLPO D’ALA Una volta terminato il servizio militare in Sardegna nel corpo degli autieri, ho concluso le medie e mi sono iscritto a un corso serale per geometra: la mattina studiavo per diventare infermiere e il pomeriggio lavoravo in un deposito di prodotti zootecnici.

AUTO BLU Dopo un periodo da infermiere, ho vinto un concorso della Camera di Commercio di Padova come autista di auto blu. Il presidente di allora, Mario Volpato, era una persona straordina­ria. Quando è arrivato il successore ho chiesto di essere trasferito nel centro stampa.

Da diversi anni svolgo ricerche sulla Seconda guerra mondiale. Mio padre fu fatto prigionier­o sul fronte greco in Albania e internato nello Stalag IX A di Ziegenhain. Mia suocera e sua zia, colpevoli di aver aiutato alcuni prigionier­i inglesi a fuggire, furono deportate rispettiva­mente a Mauthausen e a Ravensbrüc­k. La seconda, Maria Borgato, non fece mai ritorno.

I MIEI MITI Oltre a Gigi Riva, mio padre, e il mio professore di Lettere delle superiori, in grado di recitare la Divina Commedia a memoria.

VIAGGI DELLA VITA Un anniversar­io di matrimonio a Parigi, un pellegrina­ggio a Medjugorje e una gita ad Aosta per conoscere Ida Desandrè, compagna di prigionia di Maria Borgato.

TEMPO LIBERO Adoro l’Impression­ismo, le gite in mountain bike e le camminate. Il mio libro del cuore è I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, il mio film preferito Schindler’s List di Steven Spielberg. Amo cucinare, soprattutt­o il baccalà alla vicentina con polenta bianca abbrustoli­ta e i sospiri di Ozieri, dei dolci sardi.

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