S OLO, S E N Z A F I D E L G OVERNO E T MOLTO I N QUI E TO D E L A MENTE. LO R E N ZO LOT TO D I A LO G A CON G I ACOMO L E OPARDI
Mostra vista da Ilaria Simeone (Collaboratrice)
Villa Colloredo Mels, Recanati. Fino all’8 aprile
Cosa hanno in comune il poeta dell’Ottocento Giacomo Leopardi e il pittore rinascimentale Lorenzo Lotto? Innanzitutto la cittadina marchigiana di Recanati che diede i natali al primo e dove il secondo lasciò alcuni dei suoi capolavori. E non basta. «Due “teste” che tra loro dialogano, due uomini che, in qualche modo, si assomigliano. Due anime che si parlano» li descrive Vittorio Sgarbi curatore della mostra a loro dedicata e ospitata nelle sale di Villa Colloredo Mels. Dove, fianco a fianco per qualche mese, sono esposti i manoscritti del giovane favoloso e le opere del pittore che si definiva «molto inquieto de la mente».