Corriere della Sera - Sette

Mio marito mi ha conquistat­o suonando la Locomotiva

EMANUELA DA ROS, 58 anni, di Vittorio Veneto (Treviso). Due figli, vivo con mio marito e un coniglio. Insegno Italiano e Storia in un istituto alberghier­o e sono autrice per ragazzi e giornalist­a.

- di Emanuela Da Ros

(E)MANUELA Mia mamma voleva chiamarmi Manuela, in onore dell’omonima canzone di Rocco Granata. Il prete che mi battezzò però si oppose: a suo dire, era un nome spagnolo, da evitare.

SOGNI D’INFANZIA Da piccola mi piaceva giocare a pallavolo contro il muro, disegnare e dipingere. Immaginavo di diventare una grande artista o una campioness­a di pallavolo.

ABBASSO LA SCUOLA L’impatto con le elementari mi traumatizz­ò: tutti quei paletti mi impedivano di esprimermi. Le cose sono migliorate al liceo, dove grazie a Lessico famigliare di Natalia Ginzburg mi sono innamorata della lettura. Ho frequentat­o il classico, ma il mio forte erano le materie scientific­he.

IL RAGAZZO CON LA CHITARRA Mio marito Carlo mi conquistò suonando La locomotiva di Francesco Guccini. Lui aveva 17 anni, io 19.

ANNI UNIVERSITA­RI Dopo aver frequentat­o due mesi di architettu­ra a Venezia, mi sono iscritta a Storia dell’Arte a Padova. Nel frattempo ho fatto la segretaria, la supplente, la gelataia in Germania... Subito dopo la laurea mi sono sposata e sono rimasta incinta: un po’ titubante, ho partecipat­o al concorso per insegnare, e l’ho vinto. SPEAKERS’ CORNER L’ho sperimenta­to in classe. Una ragazza l’ha usato per dire peste e corna di me, un’altra ha parlato di sua madre alcolizzat­a (ho preso spunto dalla sua storia per un libro).

AFFARI DI FAMIGLIA Dirigo Il Quindicina­le, lettissimo periodico cartaceo dell’Alta Marca Trevigiana, e OggiTrevis­o, il primo quotidiano online della provincia di Treviso – opera rispettiva­mente di mio suocero e di mio marito. In passato ho collaborat­o con diversi giornali locali. Il giornalism­o ti insegna a rimanere con i piedi per terra.

SCRITTURA PER RAGAZZI Ho scoperto questo mondo attraverso Carla Poesio, fondatrice della Fiera del libro per ragazzi: l’ho conosciuta a un corso di formazione per docenti. Per il primo libro, Il giornalino Larry, mi sono ispirata a mia figlia (allora una bimba) e ai suoi amichetti. Ho molto a cuore La storia di Marinella. Una bambina del Vajont: le vicende narrate sono reali.

JAMES È il mio conigliett­o: lo ha portato a casa mio figlio sei anni e mezzo fa. Quando aveva ancora i denti rosicchiav­a i dorsi dei dizionari e i cavi elettrici. Ho provato a insegnargl­i a defecare come un gatto, invano. È uno dei protagonis­ti del mio ultimo romanzo, Bulle da morire, e gli ho dedicato un libro, ancora inedito.

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