Corriere della Sera - Sette

BLACK ROCK

- Di Giusi Fasano

La banconota musicale che Lucio Dalla ha lasciato a Ron

È AGOSTO DEL 1971. Su una nave diretta in Sicilia c’è quel tipo stravagant­e e già abbastanza noto che risponde al nome di Lucio Dalla. Con lui un gruppo di musicisti e un diciottenn­e che si chiama Rosalino Cellamare e che un giorno si farà chiamare Ron. Il diciottenn­e è sul ponte con la sua chitarra, suona una melodia che non ha parole. «Era una meraviglio­sa giornata di agosto, di caldo e di mare» ricorda lui come fosse ieri. «Lucio ascoltò quello che stavo suonando, si avvicinò e disse: che bella, fammi un po’ sentire...». Poco dopo le parole erano tutte l’una in fila all’altra come soldatini: era nata Piazza Grande, ispirata alla storia vera di un senzatetto e destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute di sempre. Oggi Ron ha 64 anni e mai come in questi giorni ha sentito così vicino l’amico Lucio Dalla. È appena uscito Lucio!, album omaggio a quell’uomo geniale dagli occhialini tondi e dal look improbabil­e. Sono 12 delle sue canzoni più conosciute che Ron ha riarrangia­to in chiave intima, poetica, essenziale. Da Attenti al lupo a Quale allegria, da Tu non mi basti mai a Futura. E poi i duetti con lo stesso Dalla ( Piazza Grande e Chissà se lo sai) passando per Com’è profondo il mare, versione musicata ex novo sulla voce originale di Lucio. Unica controindi­cazione: spegnere lo stereo o la radio e non ricordarsi più chi dei due si è ascoltato.

IL DISCO CONTIENE PURE ALMENO PENSAMI, inedito che Sanremo ha accolto con il premio della critica “Mia Martini” e che si regge su pochi stru- menti: Ron alla chitarra acustica, Elio Rivagli alla batteria, Roberto Gallinelli al basso e Giuseppe Barbera al pianoforte. A chi di noi non è mai capitato di trovare una banconota lasciata in una tasca? Almeno pensami è una banconota musicale: l’hanno trovata per caso gli eredi di Dalla e hanno pensato che sarebbe stato bello farla cantare a qualcuno a sei anni dalla morte e per celebrare i 75 anni che avrebbe compiuto. Claudio Baglioni ha pensato a Ron e così, racconta lui, «gli eredi e la Sony me l’hanno proposta. Mi è arrivato il provino di un testo, di una musica e di un piccolo arrangiame­nto e ne ho fatto una versione meno ritmica di come forse l’aveva pensata lui, ma la sua impronta è chiara, non si può non riconoscer­lo».

IL ROSALINO di quel viaggio in nave di quasi 50 anni fa, o se preferite l’uomo fascinoso che è diventato, la porterà in concerto a Milano il 6 maggio (al Teatro Dal Verme) e il giorno dopo a Roma (all’Auditorium Parco della Musica). Ma soprattutt­o la porterà con sé nel futuro e chissà che un giorno o l’altro non diventi materia per un musical, il suo sogno nel cassetto. Per adesso vincono le canzoni, precedute sempre dalle melodie: «La musica è la prima ad arrivare», conferma lui, «poi scrivo sulla musica una canzone con un inglese inventato e alla fine il testo vero, ispirato da quello che ho attorno». Per esempio? « Vorrei incontrart­i fra cent’anni: è nata dopo una sera al cinema. Davano un film con Mel Gibson che si faceva ibernare e si svegliava dopo decenni».

 ??  ?? AMICI Lucio Dalla al mare con Ron, nell’estate del 1970. A 6 anni dalla morte di Dalla, Ron gli ha dedicato l’album-tributo Lucio!
AMICI Lucio Dalla al mare con Ron, nell’estate del 1970. A 6 anni dalla morte di Dalla, Ron gli ha dedicato l’album-tributo Lucio!

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