Manuale di conversazione
Meglio i ragazzi di via Pál o i ragazzi della via Paal?
I vecchi fan di Nemecsek si ribellano al nuovo titolo
«Nella foto inserita nel suo articolo sui ragazzi della via Pàl c’è scritto che sono presenti Ferenc Molnár, Ingrid Bergman e Mergess Meredith. In effetti l’attore si chiamava Burgess Meredith (pertanto NON Mergess), interprete di moltissimi film nei quali quasi sempre aveva parti “da non protagonista” ma attuate sempre con grande bravura. È stato uno dei volti più noti tra i grandi “caratteristi” del classico cinema americano fino a tutti gli anni '60-70 del secolo scorso. Ha purtroppo avuto poche occasioni in qualità di interprete principale ma la sua bravura usciva sempre alla grande in ogni occasione avuta». Pardon, per il refuso. Burgess Meredith fu un grande e non solo nel ruolo dell’indimenticabile allenatore di Rocky.
ha qualcosa da precisare a proposito dell’articolo sul romanzo di Molnár: «Perché il titolo I
ragazzi “di” via Pál nella nuova edizione Salani del romanzo? La mia generazione lo ha letto come I ragazzi “della” via
Pál, titolo che mi sembra molto più inclusivo, partecipativo, coinvolgente. Nella nuova versione lo trovo assolutamente anonimo. A Milano si dice dei mercati (“di” via Garigliano, ”di” piazzale Lagosta, ”di” Ponte Vetero). Capisco essere un dettaglio, ma i capolavori si ricordano anche per quelli. (Ricordo bene che anche la via era “Paal”)». Ricorda bene, caro Tincani, e sono d’accordo con lei (altri lettori mi hanno scritto sulla questione di/della via Pál/Paal e, in generale, sul romanzo, ne parleremo la prossima volta). E sono ovviamente ancora più d’accordo su quest’altra sua mail: «Leggo ancora una sua magistrale intervista a Nino Frassica. Insista. Domandare e farsi rispondere cose intelligenti non è da tutti».
«Mi ha lasciato molto freddo il romanzo 4321. L’ho trovato distante anni luce dai lucidi ma spiazzanti intrecci e dalle volubili e imprevedibili giravolte dei primi libri di Paul Auster ( La musica del caso); mi sembra che in una precedente occasione lei si era espresso in maniera più critica rispetto all’articolo che ho letto oggi». Non è il più grande Auster della mia vita, ma è sempre Auster. (ad’o)