Corriere della Sera - Sette

VAN GOGH - AUTORITRAT­TO DI UN LETTORE INSOLITO

MARIANNA ROSSI, nata 35 anni fa a Palestrina (Roma), dove vivo con il mio gatto Timo. Diploma di liceo classico e laurea in Disegno Industrial­e, sono una graphic designer.

- confession­i educatamen­te estorte da Andrea Federica de Cesco

Mi sono sposata in pausa pranzo in un bar italiano di Seattle

ALLEGORIE RINCUORANT­I Ho sempre avuto un brutto rapporto con il mio nome, soprattutt­o perché da bambina me lo storpiavan­o di continuo. Le cose sono migliorate quando ho scoperto che la Marianne era il simbolo della Francia rivoluzion­aria.

MEMORIE BUCOLICHE Sono cresciuta in mezzo alle galline e ai conigli, e per un po’ abbiamo avuto anche una mucca, un maiale e un vigneto. Trascorrev­o moltissimo tempo all’aria aperta, ma non disdegnavo i Lego, i cartoni animati e i giochi da tavolo. Mi piaceva un sacco disegnare.

VENA LETTERARIA Folgorata da un corso di scrittura creativa del liceo tenuto dallo scrittore e professore Franco Gaudiano, ho scritto un romanzo di formazione. Avevo intenzione di spedirlo ad alcune case editrici, ma per fortuna non l’ho mai fatto. Per qualche tempo mi sono occupata di recensioni di dischi indipenden­ti e di libri di grafica.

ANIMO ROCKETTARO Alle medie avevo studiato chitarra classica, ma presto mi ero stufata. Dopo la maturità me ne sono comprata una elettrica, mentre la mia migliore amica, Cecilia, ha optato per la batteria. Abbiamo affisso un annuncio in un negozio di dischi per cercare altre ragazze con cui suonare e abbiamo messo su la nostra band: facevamo punk rock e ci chiamavano Mallory Knox, come la protagonis­ta del film Natural Born Killers.

EXPAT PER AMORE A 24 anni mi sono trasferita a Portland, nell’Oregon, per amore di Ryan, un ragazzo statuniten­se che avevo conosciuto su Myspace ( un vecchio social network ormai

scomparso, ndr). Avevo trovato uno stage retribuito di un anno e ottenuto così il visto lavorativo. Quando a lui hanno fatto un’offerta a Seattle ho deciso di sposarlo, in modo da poter richiedere il permesso di soggiorno permanente e seguirlo lì. Abbiamo celebrato il matrimonio in pausa pranzo, in un bar italiano, davanti a un giudice di pace e a due colleghi. Purtroppo dopo qualche tempo la nostra storia è finita.

PENDOLARIS­MI & TRASLOCHI Alla fine del 2009 ero di nuovo in Italia. Per diversi anni ho fatto la pendolare tra Palestrina e Roma, dove lavoravo: ci mettevo anche sei ore fra andata e ritorno. Disperata, a un certo punto ho preso una casa in affitto, proprio di fronte all’ufficio. Dopo essermi messa in proprio ho continuato a vivere per un po’ in città, ma la scorsa estate ho deciso di tornare nel mio paese. L’ultimo che ho fatto è stato il mio undicesimo trasloco.

PASSIONI DI FAMIGLIA Come mio padre, adoro la musica e i vecchi film di fantascien­za. Con mio fratello, di nove anni più giovane di me, condivido invece l’amore per i concerti, i fumetti e i giochi da tavolo.

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